Cosa c’è di nuovo nel mondo del retail? Quali sono gli esempi di strategie di successo adottate a livello internazionali? L’evento organizzato da Kiki Lab a Milano lo scorso 12 novembre, il Ki Best 2015, rappresenta l’appuntamento annuale del Retail Tour Virtuale, un viaggio nelle tendenze più interessanti nel settore, partendo da una selezione di oltre 200 aree retail visitate in giro per il mondo: il team di Kiki Lab nell’ultimo anno è stato a New York, Cannes, Stoccolma, New Delhi, Parigi e Barcellona e ha potuto individuare 11 tendenze principali.
Un’intervista video di Fabrizio Valente, partner fondatore di Kiki Lab-Ebeltoft Italy, che può essere visonata cliccando la sua foto qui accanto, completa il risultato della panoramica realizzata da Kiki Lab. Ecco di seguito alcuni dei
punti focali, supportati da esempi concreti, su cui si muove il settore retail più all’avanguardia.
Servizio 360°. A Stoccolma il centro commerciale Mood è un centro urbano, aperto 3 anni fa, con una superficie di oltre 10.000 mq su 3 piani e 60 negozi, che è diventato molto velocemente una destination. All’ingresso, come in un hotel di lusso, troviamo una conciergerie, un punto di accoglienza dove il cliente può bere qualcosa, chiedere informazioni, lasciare il proprio cane mentre fa shopping, lasciare degli abiti da mandare in tintoria e tornare a prenderli dopo qualche giorno.
Personalizzazione. Bit Lip Lap, piccola boutique di New York specializzata in rossetti, offre alle clienti la possibilità di crearsi il proprio rossetto personalizzato, scegliendo tra una vasta selezione di diversi colori, finish e aroma. Il processo complessivo dura circa mezz’ora e il prezzo di vendita è accessibile, con un range da 36$ per il prodotto base fino a 48$ con l’aggiunta di una ‘crème deluxe’.
Coinvolgimento attivo. Name-it è una catena danese di abbigliamento per bambini 0-12, parte del gruppo Bestseller, che gestisce quasi 6.000 negozi sviluppati con il franchising in oltre 40 Paesi. I negozi, come quello visitato a Stoccolma, prevedono aree fashion con il corner dei jeans, per i pre- teenager e una parete di arrampicata. Tech&Digital. Il grande magazzino Macy’s a New York ha recentemente realizzato un importante progetto digitale. L’app offre numerose funzioni interessanti: la totale visibilità del magazzino di ogni negozio, permettendo ad esempio al cliente di scoprire in modo autonomo se un capo della propria taglia e colore preferito è disponibile. Se il cliente accetta di farsi geolocalizzare, l’addetto può inoltre recuperare il prodotto in magazzino, mentre il cliente continua la sua visita, venendo poi raggiunto nel luogo dove si trova. Il pagamento può avvenire in qualsiasi punto del negozio, in modalità paperless, senza carta, con la ricevuta digitale, più semplice e sicura da conservare.
Multi-sensor. A New York c’è Aesop, format nato in Australia specializzato in cosmetica e presente in 9 Paesi con 61 punti vendita. Dal punto di vista del retail design l’esposizione è molto naturale e si sposa con la naturalità del prodotto. Interessanti la presenza di un tester fuori dal negozio per provare il prodotto e un’area della vetrina dedicata all’accoglienza, con i clienti che possono sedersi ad un tavolino.
Valori. Fabindia è una catena indiana di prodotti fatti a mano, che aiuta a offrire uno sbocco commerciale ai prodotti degli artigiani indiani che usano tecniche tradizionali. Il modello di business è partecipativo con gli artigiani che diventano piccoli azionisti del gruppo.
Surprize. Il nuovo Flagship di Urban Outfitters a New York, su 5.300 mq, crea soluzioni che potremmo definire di tech-vintage. L’ambientazione è molto originale e si trovano anche classici chioschi per le fototessera, ormai in via di estinzione. La macchina offre sia le foto stampate in modo classico, sia, in automatico, le foto caricate su Instagram.