Messe a nudo
Dilaga la mania dei calendari sexy per beneficenza dove, senza imbarazzo, le donne si mostrano in costume… evitico. Nel 2015 le pallavoliste del Juvenilia Vispa (campionato di B2). Per il 2016 si spogliano a scopo benefico le maestre di sci della Val Gardena; la squadra femminile di rugby dell’Oxford University va nuda alla meta. Persino a teatro: 11 novembre scorso, serata di beneficenza al Manzoni di Milano. Anna Finocchiaro, Laura Cerino e 4 girl hanno recitato come mamma le ha fatte in una pièce ispirata a “Calendar girls”, il film di Nigel Cole. Solo con noi maschietti: “No, stasera no. Ho mal di testa”.
L’effimero della moda
Ai funerali di Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, storica icona della moda italiana, il mondo dei suoi colleghi stilisti, così pronto a sgomitare agli eventi delle settimane della moda, ha brillato per la sua assenza. Dando così fiato alla critica avanzata da quanti pensano che quel mondo patinato sia diventato, salvo poche eccezioni, solamente un circo mediatico o una macchina per far soldi. Un’assenza, quella di molti nostri seppur talentosi operatori, che denota il carattere affettato di cui si ammantano. L’epifania dell’effimero, appunto.
Meglio i “giurassici”?
Telefonia mobile in discussione. Secondo una ricerca Ofcom riportata dal quotidiano “la Repubblica”, i cellulari di 10 anni fa sono superiori ai migliori smartphone di oggi: più compatti, più funzionali e più economici. Stando ai dati della ricerca, sarebbe anche emerso che i portatili più economici con rete 2G erano molto più bravi a raccogliere segnali deboli. Alcuni smartphone necessitano di un segnale minimo 10 volte più forte rispetto a quello richiesto dai vecchi cellulari, prima di poter effettuare o ricevere una chiamata. I portatili di oggi hanno funzioni che 10 anni fa erano inimmaginabili, a scapito di quella “istituzionale”. Per questo li chiamiamo telefonini?
Te lo do io il Natale
È la proposta Xmas gift pensata per il Natale 2015 dal più noto sito porno del mondo: quest’anno, ai vostri cari regalate una gift card “premium” di Pornhub, il sito più famoso di entertainment per adulti; un anno di video porno senza interruzioni pubblicitarie. “Il migliore dei regali”, come sosteneva lo spot che girava su Youtube, mostrando un nonnetto tediato che “si tirava su” quando scopre la natura del regalo. Sarà. Anche se, amici telespettatori e web addicted, credete, il regalo più apprezzato sarebbe il contrario: un anno di pubblicità… senza eros.