La palestra nella quale l’agenzia fondata da Maria Teresa Forti si è formata è stata quella dei tour operator, che negli anni ’90 sostenevano il boom dei viaggi turistici attraverso una comunicazione basata su un linguaggio seduttivo, fatto di immagini suggestive e di testi emozionali.
“Non c’era internet, non c’era Google, non si conoscevano i 10 migliori luoghi da visitare in vacanza: la scoperta del paese – dice Maria Teresa Forti – era affidata alla capacità del catalogo d’influenzare l’immaginario”. Hole in One interpreta la visual identity dei diversi marchi con “segni” di comunicazione nuovi e innovativi nel settore del turismo, ancora oggi riconosciuti tali (Hotelplan, Kuoni, Francorosso). Il tema dello storytelling del viaggio, con identificazione dei contenuti diversi, viene poi riversato da Hole in One nella realizzazione di prodotti editoriali per Editoriale Domus, Rcs, Hachette, Il Sole 24Ore.
Il punto di partenza è sempre lo stesso, produrre un concept e declinarlo: dalla carta alla tv e alla radio, attraverso gli spot, all’edicola e al punto di vendita attraverso tutti i materiali di comunicazione. Hole In One è stata rivoluzionaria negli anni ‘90 nel creare cataloghi motivazionali che puntavano molto sull’emozione dell’immagine, oggi lo è nel declinare quegli stessi strumenti nel linguaggio persuasivo del digital magazine, dove vengono portate ai massimi livelli la capacità dell’agenzia di sviluppare contenuti (storytelling), nel trovare il giusto tono edutainment (gamification) e nel puntare sull’effetto visivo (video, slideshow…). Ci vogliono sensibilità, creatività e buon senso per saper comunicare e per cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione dei media. E Hole in One è una sorta di antenna radio capace di captare i segnali dal futuro.
“L’arrivo del digitale – spiega Maria Teresa Forti – ha cambiato profondamente il mondo della comunicazione, e noi abbiamo saputo cogliere l’evoluzione tecnologica e da pionieri ci siamo affacciati al digital publishing, al virtual reality (vr) e alla realtà aumentata (ar) facendoli diventare strumenti di grande efficacia in precisi momenti della comunicazione della marca”. Parlando di digital publishing (Aim: App interactive magazine), la capacità di produrre contenuti, infatti, non viene più circoscritta allo spazio bidimensionale del foglio di carta, ma sfrutta le potenzialità dell’editoria digitale, integrando video, modellazione in 3D, rendering che si animano se inquadrati dalla camera di un tablet o di uno smartphone amplificando l’esperienza cognitiva, accrescendo l’attenzione e favorendo così la trasmissione del messaggio. Il catalogo di prodotto si evolve e si trasforma nella sua versione digitale in un documento molto più complesso e ricco di contenuti (immagini, video ma anche dettagli e informazioni tecniche), interattivo e quindi diverso sia nella sua fruizione sia nella capacità di emozionare o coinvolgere il lettore.
Il passaggio è quindi dalla versione .pdf del catalogo cartaceo a un prodotto editoriale complesso e specifico (come negli esempi di Lumina, illuminazione e design, o di Hotelplan nel mondo dei viaggi). “Una soluzione innovativa nel settore del turismo riconosciuta a livello internazionale”, dice Luca Battifora, amministratore delegato di Hotelplan Italia. A seconda dei destinatari, dei canali e degli strumenti, l’azienda può così adattare, con la massima versatilità e precisione, la sua comunicazione alle regole della pubblicità o della didattica. È stato questo il caso di Danone Italia, che nel 2015 ha avviato un programma di comunicazione per rilanciare la categoria yogurt ed educare al consumo del prodotto, che ha interessato sia i consumatori sia gli opinion leader (food blogger) sia il retail. Sul fronte b2b l’intervento di Hole in One è andato nella direzione di far vivere al target del retail un’esperienza immersiva all’interno del temporary store “Io Yogurt” di Danone, che grazie al Real time animation e alla realtà aumentata ha consentito di far apprezzare ai responsabili del Retail le problematiche della categoria, le modalità di allestimento degli scaffali e la nuova visione di category (con le app virtual shelf e shelf configurator, destinate poi a far parte del sales kit della forza vendita Danone).Una soluzione che ha dato ottimi risultati in termini d’impatto e capacità d’ingaggio, come ha sottolineato Gabriele Primavera, direttore commerciale di Danone Italia, in una videointervista rilasciata a Promotion Magazine (e disponibile sul sito).
L’evoluzione del progetto come strumento didattico – operativo ma anche di presentazione aziendale – ha trovato poi completezza con il progetto Mellin, Trade Story 2016, che ha unito la tecnologia del digital publishing a quella della 3D animation per la comunicazione della nuova strategia commerciale. Oltre a Danone, anche Arval, Ravensburger, Editoriale Domus, 4Ruote Professional, Henkel, Fondazione Eni, Blu Vacanze, Decò, Selex, solo per citarne alcune altre aziende, hanno scelto Hole in One come agenzia partner. Un riscontro di mercato reso possibile dalla presenza in agenzia di diverse competenze e professionalità, come per esempio quella di Gianni Santilio, digital engagement director, che può far valere il suo know how in ambito di marketing strategico e digitale. “La comunicazione d’impresa, diretta a un pubblico sia esterno, come quello dei consumatori o dei rivenditori, sia interno come quello dei dipendenti – dice Santilio – è il risultato di un processo articolato che richiede visione, competenza, ma soprattutto capacità di semplificazione di tutti i processi legati al business. La strategia digital oggi non è più un’opportunità per la marca ma una via obbligata perché legata alla più ampia visione strategica d’impresa. Non può essere quindi scissa da questa”. Un team integrato, storico e altamente flessibile nell’elaborazione di contenuti on e offline è ovviamente fondamentale nel supporto operativo dell’implementazione dei diversi progetti, punto di forza assoluto di Hole in One, come sottolinea Maria Clara Isola, planner e account director.