I pagamenti in contanti sono destinati a diminuire anche in Italia, seguendo il trend internazionale degli ultimi anni. Il consumatore evoluto, infatti, usa sempre di più le carte di debito o di credito con frequenza quotidiana anche per acquisti d’importo ridotto. Persistono, tuttavia, resistenze da parte dei consumatori italiani, che temono le frodi o hanno timore di perdere il controllo delle spese quotidiane effettuate. A ciò si aggiungono i vincoli posti dal sistema bancario: per avere una carta di credito è infatti necessario non solo avere un conto in banca, ma anche dimostrare di godere di un’entrata regolare. La soluzione a questi problemi è offerta dalle carte prepagate MasterCard, prime e uniche in Europa continentale acquistabili presso il circuito delle cosiddette terze parti. Da poco è disponibile anche la loro versione digitale: le carte prepagate web MasterCard, che sono spendibili esclusivamente online e non hanno bisogno di un supporto fisico, ragion per cui tutti i dati che servono per utilizzarla (numero carta, codice Cvv, codice sicurezza e data di scadenza) saranno inviati in sicurezza via email. Le carte prepagate MasterCard sono in vendita nei supermercati, librerie e negozi di elettronica di consumo. Utilizzarle è molto semplice: il consumatore le preleva dall’espositore e le paga in cassa, la quale rilascia un codice di attivazione (pin) sullo scontrino di acquisto; e il consumatore utilizza il pin per attivare la card e la spende come desidera sui siti ecommerce e nei 36 milioni di negozi nel mondo che espongono il marchio MasterCard Le carte prepagate MasterCard rappresentano la soluzione ideale per chi non ha un conto bancario, non richiedono dati personali né in fase di acquisto né di utilizzo e riducono al minimo eventuali rischi di frode in seguito ad acquisti online. Rappresentano, dunque, un prodotto perfetto per le attività d’incentive aziendale rivolte a clienti, dipendenti e partner in generale, in quanto deducibili dal reddito d’impresa e da tassazione fino a un limite d’importo annuale di 258,33 euro per ciascun dipendente dell’azienda. Inoltre, sono interamente detraibili dal reddito dell’impresa quando sono utilizzate come spese di rappresentanza fino a un valore di 50 euro. Al di sopra di quel valore sono ugualmente deducibili, ma entro un certo tetto. Il loro rapido diffondersi è confermato anche da quanto emerge da una recente ricerca effettuata sull’uso delle carte di credito in Italia. Nel corso del 2014 si evidenzia un incremento del 6,5% del numero di transazioni avvenute con strumenti di pagamento elettronici, imputabile specialmente agli acquisti di medio-basso valore. Per quanto riguarda le prepagate, continuano ad aumentare in modo sostenuto il numero di carte in circolazione (+13,9%), il numero delle transazioni (+19,4%) e il valore delle operazioni (+14,8%). Fanno parte del mondo del prepagato anche le gift card, come per esempio Decathlon, Sephora, H&M, Eni, Amazon, Groupon, acquistabili presso l’insegna che le emette, oppure presso le cosiddette terze parti (grande distribuzione e distribuzione specializzata). Con esse si preacquista il valore di un bene o servizio che potrà successivamente essere “riscosso” da chi lo riceve in regalo presso l’insegna che ha emesso la card.