C’è un problema di credibilità tra brand e consumatori, un calo di fiducia generalizzato che le aziende devono prendere in considerazione, perché può determinare il successo del proprio business. E’ quanto emerge dall’analisi condotta da Cohn & Wolfe, intervistando quasi 12.000 consumatori in 14 mercati: il 75% ha dichiarato un problema di credibilità per marchi e aziende e ben 4 su 5 dice di non credere che i brand siano “onesti e trasparenti”. E dire che quasi 9 consumatori su 10 sono disposti a premiare un marchio per la sua autenticità, il 52% lo consiglia ad altri e il 49% dimostra fedeltà alla marca. Un 20% sarebbe addirittura disposto a mettere mano alla tasca e a investire in un marchio in grado di dimostrare la sua autenticità. Ma cosa si intende per autenticità? Cohn & Wolfe ha identificato tre elementi chiave per un marchio:
1) Affidabile. I consumatori considerano i brand autentici quando questi sono in grado di “mantenere le promesse” e di dimostrare il rispetto della “qualità”;
2) Rispettoso – Sono brand che “trattano bene i clienti” e “proteggono i loro dati e la loro privacy” – una preoccupazione fondamentale per i consumatori in tutti i mercati (gli Italiani si dimostrano meno interessati a quest’ultimo punto);
3) Vero: I brand che hanno un alto punteggio su questo attributo “comunicano con onestà” e “agiscono con integrità.”
A livello mondiale la classifica dei marchi più autentici è presidiata da Disney, Amazon, Apple, Samsung e Lego, mentre i primi cinque in classifica in Italia sono: Barilla, Ferrari, Illy, Ferrero e Coop. La classifica completa è disponibile su www.authentic100.com.