I social media sono ormai considerati strumenti fondamentali per amplificare i contenuti che le aziende vogliono creare e comunicare al proprio pubblico. Ma è giusto postare contenuti quando si voglia oppure ci sono dei momenti migliori degli altri per farlo? In altre parole, una strategia mirata di presenza sul web può basarsi anche sulle tempistiche migliori di quando postare contenuti? La risposta è sì, certo che sì! Il Grande Fratello che è sempre più il web ci viene in soccorso. Dalle analisi di HubSpot, CoSchedule, QuickSprout, SurePayroll, The Huffington Post, Buffer, TrackMaven, Fast Company e KISSmetrics si può osservare che business o nazioni diverse possono richiedere tempi diversi. Il timing dipende spesso da diversi valori come: la piattaforma social che l’azienda intende utilizzare, la zona target, il contenuto del post (per esempio serio o scherzoso) e, soprattutto, gli obiettivi aziendali (per esempio numero click contro le condivisioni).
Facciamo un esempio: in Italia il problema del fuso orario non esiste, ma se dovessimo postare un contenuto che avesse come target gli Usa, quale fuso sarebbe il migliore? Sicuramente quello che riunisce la zona centrale e quella orientale della nazione, perché raccoglie ben l’80% della popolazione. Altra considerazione fondamentale consiste nel fatto che le persone si collegano a vari social sia dal mobile sia dai laptop/desktop, sia da casa sia dal lavoro. Lo sapete che il tempo migliore per postare su Facebook sono le 15:00 di mercoledì…? Altri momenti topici sono anche dalle 12:00 alle 13:00 di sabato e domenica e dalle 13:00 alle 16:00 il giovedì e venerdì. Sempre su Facebook, il tasso di engagement è maggiore del 18% il giovedì e venerdì mentre i weekend sono i migliori per postare contenuti per i quali si vogliano tanti click. Il venerdì ha picchi del 10% in più rispetto al resto della settimana e, soprattutto, poiché le persone tendono a essere più felici, si consiglia di postare contenuti simpatici o ottimisti per incontrare lo spirito goliardico del pre-weekend…
Al contrario, qual è il momento peggiore per postare su Facebook? Sicuramente, durante i weekend prima delle 08:00 e dopo le 20:00 (si dorme ancora nel primo caso e si è fuori al cinema, a cena con amici ecc. nel secondo). Anche per Twitter, i collegamenti sono variegati anche se spesso le persone usano Twitter nei loro tempi morti. Le statistiche ci indicano che il momento migliore per cinguettare è durante il weekend dalle12:00 alle 17:00. Possiamo addirittura fare un’ulteriore specificazione tra aziende B2B e quelle B2C. Per le prime, il momento migliore è tra lunedì e venerdì, mentre per le seconde il mercoledì ed i weekend, quando il tasso dei click è ai massimi settimanali. Ovviamente, per le aziende B2B gli orari migliori sono quelli lavorativi mentre le aziende B2C hanno risultati migliori del 17% durante i weekend. Su Linkedin è facilmente prevedibile che i momenti migliori siano nelle giornate lavorative, poco prima dell’inizio e dopo poco la loro fine. Ma il picco si raggiunge il mercoledì tra le 17:00 e le 18:00. Su Pinterest, invece, si concentrano i nottambuli: infatti, i dati ci dicono che i momenti migliori sono le serate di ogni giorno, ma l’apice si raggiunge il sabato dalle 20:00 alle 23:00, proprio in contemporanea al momento peggiore per Facebook. E Istagram? Il fotografico Istagram? La sua particolarità di poter essere usato sui mobile fa si che venga usato sempre, ovunque, in qualsiasi giorno e data, anche se c’è una qualche preferenza per le ore non lavorative che per quelle lavorative. Il top, comunque, lo si raggiunge il lunedì ed il giovedì a qualsiasi orario tranne che nell’intervallo tra le 15:00 e le 16:00.
La tecnologia così evoluta come quella sul web, aiuta anche nella programmazione dei momenti migliori nei quali pubblicare i post. Esistono, infatti, delle app specifiche (come per esempio Buffer) che aiutano le aziende a programmare i post secondo degli algoritmi calcolati sulla media delle persone on line per ogni Social. Altre, invece (come Rss Graffiti) che addirittura pubblicano i post automaticamente per noi, sempre sulla base dei picchi di presenza on line. Post, ovviamente, che sono stati realizzati precedentemente. In sintesi, le aziende, per comprendere il momento migliore per postare contenuti sui social, devono comprendere le caratteristiche della loro audience e soddisfarle al meglio. Ma pubblicare post sui social ormai non basta più; bisogna anche sapere e programmare quando essere presenti sul web. Un po’ come capitava (e capita tuttora) per i cosiddetti “prime-time” presenti nei media plan delle agenzie pubblicitarie.