Come ogni anno, quando inizia a far caldo, l’Italia va a fuoco. Non si tratta di caldo torrido, ma di incoscienza dei cittadini che accendono il barbecue in radure aride. Più spesso si tratta di atti deliberatamente criminali. Ettari di boschi che vanno in cenere, fauna che muore e habitat invivibile per decenni. La soluzione c’è: piantumare di nuovo e con criterio, collaborando attivamente con il Corpo Forestale dello Stato, fondato con grande lungimiranza nel 1822. Cosa può fare la gdo e l’industria di marca sui temi della salvaguardia ambientale e, nello specifico, sul ripristino di aree boschive? Le promozioni hanno già dimostrato d’essere un eccellente strumento al servizio della corporate social responsibility delle aziende. L’ambiente, la sua tutela e conservazione, sono al primo posto nella classifica delle tematiche predilette dalle aziende. Non solo quelle che hanno un impatto diretto sulla natura (alti consumi di materie prime e di fonti non rinnovabili come l’acqua), ma anche quelle che, come il settore dei servizi, sembrano apparentemente lontane dall’incidere sugli eco-sistemi. Tutte insieme queste aziende sentono la responsabilità e l’urgenza di attivarsi; talvolta con encomiabile zelo fanno anche molto più di quanto prescritto dalla normativa per limitare al minimo l’impatto. Dunque, su una base già così ricettiva, le promozioni possono diventare strumentali per interagire con i propri consumatori in due filoni di intervento: la prevenzione (facendosi quindi carico di compiti educativi) e la ricostruzione (il ripristino del territorio dove vive la propria comunità di consumatori). Ancora una volta le scuole, in particolare elementari e medie, sono il perno attorno a cui possono ruotare alcune iniziative a base collettiva e con attenzione mirata al proprio territorio. Ricordiamo che agli oltre 8.000 comuni italiani corrispondono altrettante scuole e una capillare presenza delle catene distributive. Così come è ancora, per fortuna, diffusa la presenza di aree boschive e di macchia mediterranea da tutelare. L’estate, almeno in Italia, è il periodo peggiore per il verde. Per il prossimo anno, distribuzione, aziende e agenzie di promozione valutino con attenzione la possibilità di nuove iniziative promozionali che portino a tutelare, o ripristinare i complessi ecosistemi di cui ogni regione è ricca, ma in costante pericolo. Con il rientro a scuola, si potrà poi aprire anche un nuovo rapporto fra studenti, famiglie e verde pubblico: la creazione degli orti nei cortili delle scuole. Dal 1992 esiste una legge che impone ai Comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato, o bambino adottato registrato all’anagrafe: un altro spunto per le aziende che volessero pianificare un intervento promozionale di lungo periodo. Un appuntamento immancabile: 21 novembre. È la Giornata Nazionale degli Alberi. Un’occasione per conoscere gli oltre 22.000 alberi monumentali e storici presenti su tutto il territorio nazionale. Promozioni verdi!
Andrea Demodena
Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.