Si è tenuta ieri, la prima edizione di Bgood, l’evento organizzato dalla nostra testata per fare il punto sulle possibili relazioni tra mercato e attività svolte dalle aziende nel campo della sostenibilità. L’impegno delle imprese in campo etico può portare risultati anche sul piano del marketing se si riescono ad individuare obiettivi in linea con le aspettative dei consumatori, se si comunica adeguatamente il contenuto, si riesce a coinvolgere la collettività, dimostrando – in definitiva – che anche il mondo profit può costruire un legame con il tessuto sociale. Sono aspettative che provengono dai clienti stessi, interessati a sostenere i marchi che investono in sostenibilità e sempre più lo chiedono, ma non sempre riescono a discernere tra le proposte presenti. La fiducia va conquistata, con attività trasparenti, dati certi, certificazioni e partnership con enti non profit di indubbia reputazione. L’occhio del consumatore è vigile nel selezionare le proposte, che possono essere condivise sotto il profilo etico ed emotivo, ma debbono necessariamente dimostrare concretezza e raggiungimento dei risultati. Il concetto della misurabilità delle performance, acquisito e utilizzato nel marketing, trova rispondenza e applicazione anche nel campo della sostenibilità e delle operazioni rivolte ad estendere benefici alla collettività.
Questi e altri spunti sono emersi durante il convegno Bgood.
La ricerca Promotion-Ipsos e gli interventi dei relatori sono disponibili sul sito bgood-mi.it