Lic & Majrani, società nata tre anni fa in seguito all’acquisizione del 70% di Majrani da parte di Lic Packaging, ha intrapreso un importante piano di sviluppo industriale e di investimenti. Tutto nasce dal raggiungimento di un’intesa con Saica Group, azienda spagnola multinazionale attiva nella produzione di carta riciclata, trasformazione in carte ondulate e conversione in packaging e display. Saica rappresenta uno dei più qualificati e efficienti centri di eccellenza nel settore, presente in 7 paesi europei, con 49 stabilimenti per la divisione Natur, 4 per la divisione Paper e 47 per la divisione Pack (questi ultimi adibiti alla trasformazione e lavorazione di packaging e display). Gli addetti sono 8.894 e il giro d’affari è pari a 3,123 miliardi di euro. L’accordo tra Lic & Majrani e il Gruppo Saica ha portato lo scorso aprile alla creazione di una nuova società, denominata Saica Display specializzata nella consulenza, progettazione e produzione di display e materiali pop. La composizione societaria è formata da una quota maggioritaria di Lic Packaging, una quota cumulativa mista dei vecchi soci fondatori (Riccardo Majrani, suo fratello Gianluca e Stefano Pagani) e da una quota del Gruppo Saica. “Con la creazione della nuova società – spiega Riccardo Majrani, cofondatore e amministratore delegato – intendiamo rispondere adeguatamente alle più moderne e aggiornate richieste del mercato a livello sia locale sia internazionale. Da imprenditore, rinunciare al proprio nome non è facile, ma l’ho fatto consapevole di entrare in un progetto più grande, un sogno più ampio. E i risultati si vedono già: da gennaio a giugno 2016, Saica Display ha fatto registrare una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando la nostra ragione sociale era Lic & Majrani”.
Per capire meglio quello che Saica Display è oggi in grado di fare e di offrire al mercato, è utile guardare indietro. Giusto vent’anni fa, nel 1996, nasce Majrani Europe, che si specializza nella commercializzazione di materiale per la comunicazione sul punto di vendita e consulenza strategica, in Italia e anche in Europa. La società è tra le prime aziende europee a gestire in continuativo assortimenti di pop a livello continentale. Alla fine del 2005 gli investimenti iniziavano a ridimensionarsi: le vendite stagnavano e la gdo richiedeva alti contributi all’industria di marca, obbligandola a continue promozioni fuori banco. I display iniziano a diventare una sorta di commodity: una necessità richiesta dalla distribuzione. La creatività viene subordinata al prezzo: il mantra degli uffici acquisti è che il display deve costare il meno possibile. Contestualmente si arricchisce il packaging con soluzioni ricercate, anche in termini di materiale. “Comprendo – racconta Majrani – che il futuro si gioca sul passaggio da società di servizi a società industriale, in modo da poter essere più competitivi sul fronte della produzione. Nasce da questa intuizione l’accordo con Lic Packaging, con la creazione della società Lic & Majrani. Lic, che era nata nel 1952, specializzandosi fin da subito nel packaging, e che nel 2001 era entrata a far parte del Gruppo Saica, rappresentava la capacità di conversione industriale. È un’azienda che sa fare tutto e lo fa in Italia, garantendo efficienza di prezzo e qualità. Adesso l’arrivo di Saica va a moltiplicare la capacità produttiva e ad accrescere le opportunità di mercato”.
La sfida più importante che Saica Display deve fronteggiare deriva dal fatto che le multinazionali, con le quali lavora, spesso propongono campagne differenti da un paese all’altro, imponendo la produzione di differenti materiali espositivi. E nell’ottica di controllare i costi la tendenza è ormai sempre più quella di contenere le modifiche tra un espositore e l’altro. “La ricerca di economie di scala da parte delle aziende – dice Majrani – ha spinto a lavorare sul fronte dell’efficienza, portando a centralizzare gli acquisti e le funzioni. I processi di armonizzazione sono oggi il nostro vero asset. Le aziende devono essere efficienti in tutti i paesi e noi abbiamo il metodo per aiutarle: avviamo una semplificazione in tempi rapidi, secondo una metodologia messa a punto già nel 1996 e da allora sempre migliorata. Si sono avvalse della nostra esperienza le più grandi aziende del largo consumo, tra cui Energizer, Mattel, Ferrero, Colgate e Wilkinson”. La globalizzazione richiede anche la conoscenza del consumatore e Saica Display può disporre di Pop Channel, sistema creato da Majrani nel 2012 che consente di acquisire informazioni sullo shopper. Si tratta di un espositore durevole modulare di metallo, che può essere personalizzato con strumenti cartotecnici classici, reso più elegante da vassoi in plexiglas e caratterizzato da illuminazione a led e dalla presenza di monitor lcd full hd per far correre le immagini e veicolare messaggi ad hoc. Ma il cuore della soluzione è rappresentato dal sistema informatico integrato, che incorpora digital signage e software per l’elaborazione dati. Una soluzione che permette di comunicare i messaggi promopubblicitari più in target con i diversi cluster di shopper, verificarne immediatamente l’effetto sulle vendite (prelievo del prodotto) e profilare lo shopper ideale. Il sensore “shopper tracking” installato sull’espositore decodifica infatti il profilo del consumatore, trasformando i dati – età, genere e permanenza nell’area di acquisto – in informazioni utili per adattare il messaggio trasmesso in tempo reale. Le informazioni sono raccolte in forma aggregata e anonima nel rispetto della tutela dei dati personali e ai sensi del codice sulla privacy.
Andrea Demodena
Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.