Cross-device, perché la misurazione è essenziale per i retailer

Redazione09/03/2017

In Italia il 46% di tutte le transazioni ecommerce, dalla prima visita al sito web fino all’acquisto, ha coinvolto due o più dispositivi. È quanto messo in luce da “State of cross-device commerce report” (il report completo è disponibile a questo link), relativo alla seconda metà del 2016 e pubblicato da Criteo, azienda tecnologica specializzata in performance marketing.

L’analisi, che indica le previsioni relative al commercio cross-device a livello globale, evidenzia che nel nostro paese il 20% di tutte le transazioni cross-device completate su desktop sono iniziate su uno smartphone e che, indipendentemente dal dispositivo di acquisto, circa una transazione su quattro inizia con uno smartphone.

Il report di Criteo evidenzia anche che senza un’opportuna misurazione cross-device quasi 1 transazione su 3 può essere attribuita erroneamente; inoltre, i tassi di conversione derivanti da una misurazione cross-device sono fino al 40% più elevati rispetto a una visione per singolo dispositivo; i percorsi di acquisto, infine, sono fino al 41% più lunghi se tracciati utilizzando una misurazione cross-device. Per ottimizzare il budget di marketing, i retailer più consapevoli devono offrire una user experience coerente su tutti i dispositivi e dotarsi di strumenti di misurazione efficaci del percorso di acquisto degli utenti.