Nel secondo trimestre del 2017 la crescita a valore della gdo italiana ha raggiunto il +4,0% grazie all’aumento dei volumi di vendita (+3,1%) e all’incremento dei prezzi al consumo del fast moving consumer goods (+0,9%). Lo indica il Growth Report Nielsen pubblicato il 4 settembre, che prende in esame l’andamento delle vendite dei beni di largo consumo nella gdo di 21 mercati europei. L’analisi evidenzia che l’Italia ha registrato la migliore performance tra quelle delle principali economie europee – Francia (+3.2%), Regno Unito (+2,9%), Spagna (+2,9%) e Germania (+2,3%). L’incremento delle vendite italiane, come quello della maggior parte dei paesi occidentali, è stato influenzato dalle spese pasquali e dalle alte temperature, ma anche da un rinnovato interesse per il comparto alimentare e per i prodotti salutistici.
L’aumento dei prezzi resta in linea con quello del primo trimestre 2017: le famiglie hanno risposto all’inflazione effettuando più acquisti di prodotti a marca del distributore in punti vendita discount e presso gli specialisti drug (negozi dedicati al cura casa e cura persona). Tra i 21 paesi in esame, i retailer della Turchia hanno registrato il maggiore aumento di incassi (+14,2% anno su anno), seguiti da slovacchi (+9,3%) e austriaci (+6.7%). L’unica contrazione si è verificata in Svizzera (-0,7%).
“Il trend di questo trimestre è dipeso – commenta Romolo de Camillis, retailer director di Nielsen Italia – oltre che da fattori stagionali, da quattro coefficienti nella maggior parte dei paesi: il miglioramento delle condizioni economiche generali, la crescita dell’occupazione, l’aumento della fiducia dei consumatori e il contenimento dell’inflazione. Per quanto riguarda in particolare l’Italia, a questi fattori si aggiunge il fatto che le famiglie tornino a spendere per i prodotti alimentari e in particolare per quelli salutari”.