Badge al femminile
Badge d’identificazione politicamente corretto. Al rientro dalle ferie estive, dal 25 settembre, in ossequio alla crociata per la parità linguistica lanciata dal (dalla) presidente della Camera, le lavoratrici di Montecitorio avranno tutte, obbligatoriamente, il badge di accesso con indicata la funzione declinata correttamente al femminile: segretaria, tecnica, consigliera. Un leggendario esempio di efficienza burocratica.
La classe degli asini
Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Università, ordini professionali enunciano pubblicamente i mali dell’istruzione: quindicenni incapaci di leggere autonomamente; studenti incapaci di scrivere una tesina; professionisti incapaci di stendere un rapporto comprensibile; burocrazia che si esprime in “latinorum”; per non parlare di certi giornalisti della carta stampata e della tv. E la scuola? Che fa la scuola? Denuncia? Propone? Interviene? Corregge? Con l’eccezione periodica dei concorsi per assumere personale, silenzio assordante. Un bel tacer non fu mai scritto…
Hell Angel
Uccide barbaramente la giovane fidanzata. Un quotidiano, nel titolare la notizia, chiama l’omicida “fidanzatino”, probabilmente per via della giovane età del femminicida. Fino a non molto tempo fa i “fidanzatini” erano quelli di Peynet e affollavano il merchandising della festa di san Valentino il 14 febbraio. Oppure, quelli che nel sud del nostro paese tenevano in vita la tradizione della “fuitina”. Oggi, il linguaggio giornalistico spesso sembra incapace di rispettare alcunché, né lingua né persone. Che mestizia.