Con un fatturato totale pari a 4.400 miliardi dollari di (+ 4,1 %), per i 270 top retailer globali è stato un anno positivo. Lo evidenzia la ventunesima edizione di “Global powers of retailing”, la ricerca (consultabile e scaricabile a questo link) condotta da Deloitte in cui vengono analizzati i risultati di bilancio a fine 2016 resi pubblici dai più grandi player del retail a livello mondiale.
La crescita maggiore l’ha ottenuta Amazon, la maggiore tra le aziende presenti nell’elenco dei primi 10 retailer mondiali. Wal-Mart si conferma leader globale e al quarto posto come e-retailer, mentre in Europa Schwarz Group (Germania) mantiene il primo posto, seguito da Aldi Einkauf (Germania) e Carrefour (Francia). La prima società italiana in classifica è Coop Italia (72° posto), seguono Conad (78°), Esselunga (131°) ed Eurospin (187°).
“Global powers of retailing” individua anche le tendenze che ridisegneranno il retail del futuro, di cui i retailer dovranno tenere conto per affrontare il cambiamento:
Costruire competenze digitali di prim’ordine per offrire una shopper experience completa a consumatori tendenzialmente più “channel-agnostic” e per i quali il canale di vendita è sempre meno determinante .
Combinare negozio fisico e digitale: molti player che inizialmente non sono riusciti ad aggiornarsi ai trend digitali stanno recuperando il tempo perduto grazie alla combinazione di offerta fisica e digitale.
Creare esperienze instore uniche e coinvolgenti: i negozi fisici non scompariranno (il 90% delle vendite mondiali di retail è ancora generato in questo canale), ma per competere con la convenienza e l’assortimento offerti online, creare esperienze di valore e aumentare il brand engagement sono due attività cruciali.
Reinventare il retail mediante le ultime tecnologie relative a Internet of Things, intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale e robot.
“L’ecommerce – commenta Dario Righetti, consumer & industrial products leader di Deloitte – guida la crescita delle vendite dei top 250 retailer mondiali, continuando a essere il canale in cui si evidenzia l’andamento più positivo. In particolare, è l’impatto della tecnologia mobile sugli acquisti effettuati in negozio a segnare un forte incremento, oltre a essere il fattore di condizionamento digitale che cresce più velocemente”.