Sempre più “Golden” e “Low price” gli stili di acquisto degli italiani

Redazione21/02/2018

Seguendo quali traiettorie si stanno evolvendo i comportamenti d’acquisto delle famiglie italiane? Quali sono i trend del largo consumo? Quali sfide e opportunità si delineano per marca e distribuzione? Per rispondere a questi interrogativi Nielsen ha condotto un’indagine (presentata a Milano il 14 febbraio), “5 sfide per 5 stili”, che ha coinvolto 9.000 famiglie rappresentative della popolazione italiana attraverso il monitoraggio degli acquisti (il carrello della spesa) in termini di categorie e tipologie di prodotto (per esempio senza glutine, senza lattosio, biologico ecc.).

Dall’analisi emergono 5 tipologie di famiglie e cinque “stili” di acquisto: Traditional, Silver, Mainstream, Low Price e Golden. I 5 cluster delineati risultano ben definiti dal punto di vista sociodemografico e fotografano l’identità del consumatore contemporaneo, che tende a essere, in generale, più informato e attento al rapporto qualità prezzo.

Il cluster dei Traditional è costituito da 4 milioni di famiglie mature con reddito sotto la media, mentre il Silver (5,9 milioni) è costituito da nuclei famigliari con reddito sopra la media dislocati al nord; Mainstream raggruppa invece 6,3 milioni di famiglie con figli giovani (reddito sotto la media), e Low Price è composto da 4,3 milioni di famiglie leggermente più giovani della media e con capacità di spesa sotto la media; infine, il cluster Golden si compone di 4,3 milioni di famiglie di mezza età e senza figli, che guadagnano più della media.

Gli stili di consumo degli italiani, quindi, sono sempre più polarizzati nelle tipologie Golden e Low Price: sono predominanti al contempo lo stile con la maggiore disponibilità di spesa e quello in assoluto più attento al prezzo.

Se nel 2015 il 12% delle famiglie italiane era Golden, nel 2017 lo sono il 17,4%. Parallelamente anche i Low Price sono passati dal 14,9% al 17,4%. In termini assoluti, si assiste a una sorta di migrazione verso questi due stili di 2 milioni di famiglie e 6,6 miliardi di spesa. Se è vero che il supermercato è lo specchio della società, quello che accade nel largo consumo rispecchia la generale polarizzazione economica che sta avvenendo nel nostro paese e il conseguente assottigliarsi del ceto medio.

L’istituto di ricerca evidenzia poi come i diversi stili non siano da intendere come compartimenti stagni ma come “vasi comunicanti”, che fanno registrare migrazioni da un approccio alla spesa all’altro, di cui i retailer devono tenere conto per favorire la crescita del largo consumo: in una società in cui la fascia matura è destinata ad avere sempre maggior peso occorrerà favorire la migrazione delle famiglie Silver verso uno stile Golden; considerata la maggiore propensione dei Silver a fare la spesa nei negozi di prossimità, la sfida è ottimizzare gli assortimenti in modo da portare prodotti specializzati/ad alto valore aggiunto anche nei punti di vendita più piccoli.

Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia

“La decisione di applicare nuovi parametri per la valutazione dei trend di consumo delle famiglie italiane – ha dichiarato l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – è per Nielsen una scelta strategica. In questo modo aiuteremo manufacturer e retailer ad affrontare i cambiamenti che stanno avvenendo nella società italiana.”