I dipendenti preferiscono i fringe benefit a sostegno della famiglia

Il 44% dei dipendenti italiani gode di fringe benefit, strumenti che le aziende utilizzano per incrementare o mantenere alto il livello di performance dei dipendenti, sviluppandone l’engagement, e per godere dei vantaggi fiscali previsti. La forma di gratificazione maggiormente corrisposta dalle aziende è quella dei buoni pasto (70%), cui fanno seguito gli strumenti hi-tech (38%) e le polizze assicurative (36%). Non sempre però ciò che i lavoratori ricevono corrisponde a quanto desiderano, soprattutto in relazione al soddisfacimento di propri bisogni. È quanto emerge da una ricerca di Ipsos Marketing (divulgata a novembre 2017) relativa alla percezione e al gradimento dei fringe benefit da parte dei dipendenti, che è stata commissionata da Sodexo Benefit & Rewards Services e condotta attraverso interviste a 800 impiegati di aziende private dai 25 ai 60 anni.

Nella classifica dei desiderata redatta dall’indagine spiccano i servizi di supporto alla famiglia, ritenuti fondamentali dal 59% degli intervistati, in particolare dai dipendenti sposati con figli a carico e provenienti dal sud. Una categoria di persone per le quali è importante il senso di tranquillità derivante dal sentirsi aiutate sul fronte delle spese di routine legate alla gestione dei figli e dei genitori anziani. Tra i benefit più apprezzati figurano il rimborso delle tasse scolastiche dei figli (23%), le agevolazioni sui libri di testo (23%) e sugli asili nido (15%), la cura degli anziani (17%), la babysitter (7%) e i campi estivi per i figli (5%).

Al secondo posto (54%) delle gratificazioni più amate vi sono i servizi mirati alla cura e al benessere della persona, indicati specialmente da donne dai 35 ai 44 anni, del nord-est, con figli maggiori di 16 anni, una laurea e un’occupazione nel settore amministrativo in aziende di piccole dimensioni. I servizi più graditi variano dal rimborso delle spese mediche (45%) ai viaggi ricreativi (12%) e alle agevolazioni per visite specialistiche (9%); rientrano in questa categoria anche i buoni per centri benessere (6%), i rimborsi per il trasporto (6%) e i biglietti per le attività ludiche come cinema e giochi (5%).

Al terzo posto (52%) si trovano le soluzioni che rendono più vantaggioso e comodo lo shopping, da fruire in maniera flessibile: coupon per la benzina (67%), gift card (27%), da spendere sia online sia nei negozi fisici, e i regali materiali, come per esempio dispositivi tecnologici e cesti di Natale (6%). Questi benefit sono graditi soprattutto ai lavoratori che risiedono nelle periferie delle città, tra i 35 e i 44 anni, aventi figli di 4-5 anni, un’istruzione di scuola superiore e un lavoro in grandi aziende nel settore produttivo.

Al quarto posto figurano i servizi assicurativi (47%) e solo al quinto posto troviamo i buoni pasto (46%), seguiti dai rimborsi per il trasporto utilizzato per il tragitto casa lavoro (42%).

Nelle wishlist dei dipendenti intervistati da Ipsos compaiono, con quote di gradimento più basse, altre forme d’incentivo che toccano un vasto range di esigenze: dall’abbonamento per la palestra a quello per la pay tv, dal buono pasto per la mensa scolastica dei figli fino al colloquio psicoterapeutico e all’assicurazione sul cane.

Francesca Cannella

Studi classici e manie filosofiche, approda nel mondo della comunicazione prima come copywriter e poi come giornalista. Per Promotion dal 2016 tiene gli occhi aperti sul mondo delle promozioni e sulle nuove modalità d’ingaggio dei consumatori. Se potesse vivrebbe in montagna.