Apparentemente il mondo dei concorsi sembra statico e privo di cambiamenti, ma in realtà è in continua evoluzione per adeguarsi ai mutamenti esterni, anche se lentamente.
I fattori che influenzano gli interventi normativi in questo settore sono molteplici, a volte anche di natura politica, perché il carattere civilistico delle manifestazioni a premio s’interseca con una molteplicità di ambiti giuridici e di interessi. Ma molto più spesso i cambiamenti sono resi inevitabili da fattori socioeconomici, come la rivoluzione realizzata da internet, che ha portato all’affermazione dei vari tipi di ecommerce e a mutazioni socio-relazionali sempre più condizionate dai social network; evidente a tutti poi l’impatto dovuto alla diffusione dei dispositivi mobili, in particolare degli smartphone.
La necessità di adattare le meccaniche promozionali alle nuove tecnologie e tendenze comportamentali richiede, in taluni casi, anche un aggiornamento giuridico, che per quanto riguarda l’Europa spesso è influenzato dalle direttive comunitarie in tema di concorrenza sleale e tutela dei consumatori.
E’ quanto si è verificato in Francia e Germania, dove oggi sono consentiti i concorsi legati all’acquisto che, prima della pubblicazione della direttiva europea sulle pratiche sleali, erano vietati. La Russia, invece, ha dovuto cedere il passo al progresso e arrendersi all’inarrestabilità di internet rendendo leciti i concorsi organizzati sul web. Il cambiamento, in Francia e Germania, è avvenuto in modo lento: il recepimento in forma giuridica è arrivato solo dopo un periodo di accettazione e consolidamento di prassi promozionali.
In effetti succede spesso che i cambiamenti, seppur non introdotti da modifiche normative, siano innescati dall’instaurarsi di prassi e interpretazioni applicate ripetutamente nel tempo. Una situazione del genere si è verificata anche in Italia dove, pur non essendo intervenuta alcuna riforma sulla disciplina delle manifestazioni a premio, diverse modificazioni sono state introdotte con la pubblicazione di nuove linee interpretative da parte delle autorità competenti.
I cambiamenti riguardano diversi argomenti, come per esempio la quantificazione del valore minimo del premio entro il quale iniziative concorsuali non legate all’acquisto possono essere considerate escluse dall’ambito applicativo del dpr 430/01 o l’apertura delle frontiere, per effetto della quale è adesso consentito che nei concorsi a premio italiani possano partecipare anche soggetti residenti all’estero, a patto che il server della promozione sia allocato nel nostro paese.
A quest’ultimo proposito non posso evitare di evidenziare come il vincolo dell’allocazione del server comporti – a dispetto delle apparenti aperture – delle limitazioni enormi e un’oggettiva impossibilità, per le aziende italiane, di allinearsi alle opportunità promozionali offerte dalle nuove frontiere tecnologiche e, in particolare, dai social network.