Pagamenti digitali trainati dalla forte crescita dei sistemi più innovativi

Le nuove modalità di pagamento digitali dovrebbero passare dai 46 miliardi di euro di transato nel 2017 a oltre 100 miliardi di euro nel 2020, grazie alla grande spinta dei pagamenti contactless. Lo evidenzia l’ultima ricerca dell’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano.

Nel nostro paese crescono i pagamenti digitali con carta (220 miliardi di euro, + 10% rispetto al 2016), e a trainare la crescita (+ 50% rispetto al 2016) sono i cosiddetti new digital payment (ecommerce ed epayment, contactless payment, mobile commerce & payment e mobile pos), che hanno raggiunto i 46 miliardi di euro, pari al 21% del totale dei pagamenti digitali con carta nel 2017 (contro il 15% del 2016). È questo lo scenario fotografato dall’edizione 2017 dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, presentato a marzo in occasione del convegno “Mobile Payment & Commerce: allacciate le cinture!”.

L’Osservatorio ha stimato i new digital payment sulla base dei dati raccolti dai principali attori del mercato, incrociati con quelli di Banca d’Italia, per il confronto con i pagamenti tradizionali con carta, e ha anche elaborato delle stime sull’andamento del mercato per i prossimi tre anni.

Grazie all’evoluzione delle tecnologie e a un generale cambiamento di mentalità dei consumatori e degli esercenti, secondo le stime della ricerca, le nuove modalità di pagamento digitali potrebbero oltrepassare i 100 miliardi di euro di transato nel 2020.

La forma più diffusa di pagamento digitale è rappresentata dall’ecommerce ed epayment (20,3 miliardi di euro, + 10% rispetto al 2016), comprendente transazioni con carta di credito o tramite wallet da pc o tablet per l’acquisto di beni e servizi e per il pagamento di bollette, ricariche e tasse, ma avanzano a grandi passi i pagamenti contactless (pagamenti con carte dotate di tag rfid in modalità contactless), che sono cresciuti di oltre il 150% nel 2017, raggiungendo i 18 miliardi di euro, e che dovrebbero arrivare a valere tra i 50 e i 90 miliardi di euro entro il 2020. In particolare, le transazioni contactless sono state circa 400 milioni e rappresentavano l’11% delle transazioni totali con carta e oltre il 15% di quelle con carta effettuate in negozio.

Al terzo posto tra le modalità di digital payment vi è il mobile payment & commerce (gli acquisti di prodotti e servizi tramite il cellulare) con un transato di 6,7 miliardi di euro (+ 60%).

La fetta più importante di questo segmento di pagamenti è costituita dal mobile remote commerce (gli acquisti tramite mobile site o app di beni e servizi), che ha continuato la sua corsa anche nel 2017, facendo registrare un + 65% rispetto al 2016 e superando i 5,8 miliardi di euro di transato, pari a circa il 25% del totale transato ecommerce (contro il 18% del 2016), e che continuerà a farlo nei prossimi anni (nel 2020 dovrebbe valere tra i 13 e i 16 miliardi euro).

La seconda fetta è quella del mobile remote payment (i pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggio auto e taxi da mobile site o da app), che è arrivata a valere quasi 800 milioni di euro di transato (+ 35% rispetto al 2016) e che nel 2020 dovrebbe attestarsi tra 1,1 e 1,4 miliardi di euro.

L’ultima fetta è quella dei mobile proximity payment (i pagamenti effettuati nei punti di vendita tramite smartphone), che è però in forte crescita (70 milioni di transato, contro i 10 milioni del 2016) ed è destinato a un incremento esponenziale nei prossimi anni (nel 2020 potrebbe valere tra i 3,2 ai 6,5 miliardi di euro).

Completa il mercato dei nuovi pagamenti digitali il mobile pos (pagamenti su soluzioni hardware e software che trasformano il cellulare in uno strumento per accettare pagamenti con carta), che è cresciuto del 9%, arrivando a 900 milioni di euro di transato, e che entro il 2020 dovrebbe raggiungere tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro.

L’Osservatorio Mobile Payment & Commerce, infine, individua alcuni servizi e tecnologie che saranno determinanti nel trainare le trasformazioni in atto nel mondo dei pagamenti. Uno dei trend emergenti è quello dei mobile wallet: le applicazioni che trasformano lo smartphone in uno strumento evoluto di pagamento tenderanno a includere sempre più soluzioni legate al mondo della loyalty, offrendo agli utenti maggiori possibilità di accedere a sconti e promozioni e a programmi di couponing e rewarding.

Altre aree emergenti sono l’autorizzazione dei pagamenti attraverso i tratti biometrici della persona e il peer to peer/instant payment, ovvero i servizi di trasferimento immediato di denaro tra privati. Infine, a influenzare il mondo dei pagamenti sarà l’avanzata di Internet of Things, con gli oggetti connessi alla rete che potranno anche avviare un pagamento a distanza, dell’intelligenza artificiale applicata ad assistenti vocali e chatbot e delle blockchain.

 

POSITIVA LA USER EXPERIENCE DEI SERVIZI DI MOBILE WALLET

La maggiore funzionalità rispetto ad altri sistemi di pagamento (contanti, carte di credito ecc.) e l’accessibilità legata all’avere il cellulare sempre a portata di mano sono i principali driver di attivazione dei servizi di mobile wallet. Lo dice la seconda edizione dell’indagine “La customer experience degli utenti di mobile wallet”, promossa dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce in partnership con Kantar Italia all’interno della ricerca 2017. L’analisi ha coinvolto 7.350 utilizzatori di 8 mobile wallet di 8 altrettanti fornitori attivi in Italia (Banca Mediolanum, Bnl, Carrefour Banca, Hello! Bank, Hype, Intesa Sanpaolo, Nexi e Vodafone Italia) tra novembre e dicembre 2017.

Quasi una metà degli intervistati (costituiti prevalentemente da uomini tra i 25 e i 54 anni, con un livello d’istruzione elevato e lavoratori) ha anche una seconda app di pagamento installata sul proprio smartphone, tuttavia il 76% del totale tende a fidelizzarsi nei confronti di un solo servizio.

Chiamati a valutare la loro user experience dei servizi di mobile wallet, gli intervistati si sono dichiarati decisamente soddisfatti: su una scala compresa tra 1 e 10, i mobile wallet hanno ottenuto voti da 7,2 a 8,5; il 47% degli utilizzatori ha assegnato voti tra 9 e 10 e il 36% un voto tra 6 e 8.Rispetto alla ricerca del 2017, gli utenti hanno rilevato minori difficoltà nel trovare gli esercenti che accettano i pagamenti; inoltre, come per l’edizione precedente, non hanno espresso particolari preoccupazioni in merito alla sicurezza dei servizi (la fascia d’età con la percezione di sicurezza più scarsa è risultata quella compresa tra i 65 e i 74 anni). È cresciuta, però, l’incidenza di chi è più critico (voto da 1 a 5) nei confronti del “borsellino digitale”, che passa dal 9% al 14%. Ciò è dovuto probabilmente alle maggiori aspettative degli utenti, che sono diventati più esperti in materia di servizi digitali di pagamento e che hanno potuto confrontare più app.

I maggiori problemi che scoraggiano l’utilizzo del servizio vengono riscontrati già nella fase di attivazione del wallet, per poi proseguire durante l’utilizzo (transazioni negate). Tra le funzionalità desiderate, gli intervistati auspicano maggiori servizi di geolocalizzazione dei negozi che accettano il pagamento dall’app e di consultazione degli sconti e delle promozioni attive: il voto medio assegnato a queste ultime due funzionalità è sceso dal 7 della prima edizione a 6.

Francesca Cannella

Studi classici e manie filosofiche, approda nel mondo della comunicazione prima come copywriter e poi come giornalista. Per Promotion dal 2016 tiene gli occhi aperti sul mondo delle promozioni e sulle nuove modalità d’ingaggio dei consumatori. Se potesse vivrebbe in montagna.