Come tutti i numeri estivi, è il caso di occuparsi del gossip del momento: Ronaldo. Un’operazione d’altri tempi, che ricorda i bei momenti in cui tutti i campioni passavano dall’Italia e che può far presagire un ritorno di interesse verso il campionato italiano.
Ronaldo è un personaggio di livello mondiale, con più di 300 milioni di follower sui social, che piace tanto: è noto a 9 italiani su 10 e ha un indice di gradimento molto elevato 82/100 (Top Star, Ipsos), insomma è un personaggio forte, che non stanca, e con un forte potere attrattivo.
Se guardiamo l’operazione con gli attenti occhi da manager, ha numeri importanti: il fatturato che Ronaldo porterebbe direttamente alla Juventus è di 80 milioni di euro (stima di Stageup, La Gazzetta dello Sport 7/7/18), certo inferiore al costo dell’operazione (100 milioni di euro annui, stima Kpmg, che arriverebbero a 128 con le altre operazioni in ballo, cui potrebbero aggiungersi un quarto dei circa 12 milioni totali al procuratore, secondo quanto riportato da Calcio e Finanza il 10 luglio 2018 e Sky l’11 luglio 2018 ), che però va giudicata nel suo complesso, sia rispetto ai riflessi indiretti (trofei, opportunità infinite di utilizzo del marchio ecc.) sia rispetto a una logica industriale del gruppo Fca, che deve essere ben considerata se si vuole comprendere l’operazione.
Gabrielle Coppola e Eben Novy-Williams (Bloomberg, 10 luglio 2018) hanno stimato come l’operazione potrebbe impattare sul marchio Jeep, che per modesti 20 milioni di euro l’anno risplende sulla maglia. L’arrivo in finale Champions della Juventus equivarrebbe a un valore di esposizione mediatica di quasi 50 milioni di euro (stima di Eric Smallwood, presidente di Apex Marketing Group). E tutto ciò potrebbe aiutare il marchio Jeep (e il gruppo Fca) a passare dagli attuali 1,4 milioni di auto vendute al target di oltre 3 milioni, puntando soprattutto su America Latina e Medio ed Estremo Oriente (in ciò, anche Vettel potrebbe aiutare!). Se vogliamo trovare una conferma numerica, basta vedere la presenza social: Ronaldo ha 75 milioni di follower su twitter, la Juventus 6 e Jeep naviga intorno al milione; su Instagram Ronaldo ne ha 134 milioni, la Juventus 10. Bisognerà comunque comprendere come si concilierà con l’antica relazione tra CR7 e Toyota (chissà se ci saranno colpi di scena). Potrebbe essere stato l’ultimo colpo visionario di Marchionne, che purtroppo non vedrà gli effetti.
La Juventus (e Fca) con questa operazione mette poi un’ipoteca sull’eredità di Ronaldo, quando smetterà di giocare (a suo avviso, a 40 anni); probabilmente riuscirà a sfruttarne per tanti anni ancora dopo il ritiro popolarità e successi. Un forte investimento quindi, ma che genera un grande potenziale; vedremo nei prossimi anni quanto e come verrà utilizzato: Giovanni Palazzi (presidente di Stageup) ritiene che persino gli allenamenti potranno diventare un evento, per non parlare dei tornei estivi.
Ma esiste solo CR7? In realtà il potenziale degli atleti, anche non legati al calcio, è molto alto e può essere egregiamente sfruttato da chi vuole fare crescere il proprio business, investendo cifre molto più ridotte. Arianna Fontana, Gregorio Paltrinieri, Michela Moioli, pur assai meno note di Ronaldo, godono di una forza reputazionale molto più elevata dei calciatori, e possono rappresentare – se ben usati e promossi – un grande potenziale. Quindi, a ognuno il proprio campionato e vinca il migliore.
CR7 è la prova del potenziale commerciale degli atleti
Andrea Alemanno27/07/2018