“Nel mondo dei pagamenti stiamo assistendo a un vero e proprio cambio di paradigma: dal concetto di ‘pagamento al check-out’ al ‘pagamento al check-in’ che trasforma la customer journey, rendendola più fluida e veloce anche attraverso l’abolizione delle code in cassa. L’esercente sarà fin da subito in possesso delle credenziali del consumatore, con il risultato che avrà accesso a un paniere di informazioni aggiuntive di profilazione. Attraverso l’incrocio dei dati sarà possibile non solo misurare meglio l’efficacia delle campagne di fidelizzazione (per esempio individuando i new user, la frequenza e il valore assoluto della spesa), ma anche, per i retailer, capire se e dove collocare eventuali nuovi punti di vendita o l’opportunità di estendere l’orario di apertura degli store”. Così Filippo Manca, merchant sales and solutions Southern Europe di Visa, si è espresso in merito all’evoluzione dei pagamenti in occasione dell’ultima edizione di Forum Retail a Milano.
“1 euro transato con la carta Italia – ha spiegato ancora Manca – vale molto più di 1 euro, dato che porta con sé un moltiplicatore relativo allo spessore dei dati sulle abitudini delle persone. In Italia però sono ancora in pochi coloro che sfruttano i big data generati dalle transazioni per dar vita a modelli di profilazione e insight finalizzati a realizzare campagne e iniziative promozionali one to one”.
Oltre alla smaterializzazione dei pagamenti, un ulteriore fenomeno emergente è la trasformazione delle carte, che stanno integrandosi sempre più con gli smartphone. E i consumatori italiani, che rispetto a quelli europei stentano ad abbandonare il contante, sono però piuttosto attivi nei pagamenti via telefonino, come risulta dall’edizione 2017 del “Digital Payments Study” di Visa: 8 italiani su 10 (81%) hanno utilizzato un servizio di pagamento con memorizzazione dei dati della carta o un servizio di pagamento basato sul web o su dispositivo mobile (mobile wallet), mentre la media europea è del 68%. L’indagine evidenzia anche che i consumatori si sentono sempre più a loro agio nell’effettuare transazioni sui propri dispositivi mobili (utilizzando meno il pc), se si considera che quasi la metà degli europei (48% – 55% la media italiana) usa un dispositivo mobile per il proprio shopping. Quasi la stessa quota percentuale, il 45%, invia denaro ad amici e parenti usando uno smartphone o un tablet (32% in particolare è la percentuale degli italiani che effettua money transfer con il proprio dispositivo mobile).