Customer data platform: trend topic del momento o strumento realmente utile per i marketer? A giudicare dal buzz generato, dalle aziende ai centri di ricerca, le customer data platform (cdp) sono diventate fondamentali per tutte le aziende che vogliono conoscere i loro clienti e interagire con loro in modo dedicato e personalizzato. Ma il vasto numero di piattaforme in circolazione porta a una facile confusione tra le diverse tecnologie, tanto che la testata CMSWire ha pubblicato un’interessante analisi delle tipologie a oggi sul mercato, per aiutare i marketer nella loro scelta.
In generale le customer data platform sono strumenti che permettono di raccogliere informazioni relative agli utenti provenienti da svariati canali fisici e digitali. Pensiamo alle attività in store e agli eventi, ma anche a un form online, l’adv, un concorso o la pagina social di un brand. Queste informazioni, acquisite in forma grezza, vengono pulite e standardizzate affinché i dati siano normalizzati, comparabili e quindi analizzabili con modelli statistici avanzati. A ogni utente viene associato un id che tiene traccia dello storico delle azioni svolte e si aggiorna dinamicamente con le informazioni raccolte.
Le cdp restituiscono queste informazioni attraverso dashboard user friendly, permettendo al cliente di avere un’overview delle performance delle proprie attività di marketing in tempo reale e di avere evidenza della segmentazione comportamentale dei propri consumatori. Queste informazioni arricchiscono il database aziendale, trasformandolo da semplice strumento di marketing a reale asset patrimoniale per l’azienda. Inoltre sono utili sia per pianificare nuove strategie di comunicazione, sia per definire azioni di comarketing con brand partner interessati a specifici segmenti di pubblico. Utilizzare appieno una cdp significa operare in un’ottica data driven, superando le criticità dei tradizionali programmi di loyalty e delle attività promozionali tattiche. Le prime, dopo un interesse iniziale, registrano una caduta di attenzione spesso dovuta a un calo negli investimenti adv, le seconde sono spesso scollegate fra loro, con una conseguente perdita di informazioni. L’utilizzo di una customer data platform permette invece un costante monitoraggio del comportamento dell’utente per poter intervenire tempestivamente con comunicazioni mirate, guidando le azioni del singolo consumatore giorno dopo giorno, a sostegno della performance, come stanno già facendo aziende del calibro di Barilla, Real Chimica, Itas e Mukki. Capire cosa vogliono i consumatori e costruire journey personalizzate in base alle loro preferenze, anticipando le loro esigenze, è diventato essenziale. Secondo una ricerca della software company Monetate, pubblicata su Forbes, l’83% delle aziende che ha operato in questo modo nel 2017 avrebbe superato i propri obiettivi di fatturato annuale a scapito dei competitor, mentre il 75% delle aziende avrebbe incrementato il proprio roi dalle 5 alle 8 volte in più. Le customer data platform sono una tecnologia in crescita ed è tempo di cogliere le opportunità di business che possono offrire.