Per chi ha la passione per il fai da te e il bricolage Bricocenter è sicuramente il punto di vendita adatto.
Scelgo di entrare nello store di via Washington a Milano anche perché sostituisce la vecchia ferramenta di quartiere. Tra sensate grafiche di reparto e mille cartelli con sconti e promozioni, arrivo allo scaffale di mio interesse ma non trovo il prodotto desiderato. E nemmeno l’addetto di reparto cui chiedere aiuto. Mi costringo al “fai da te” frugando tra gli scaffali vicini (magari il prodotto è stato spostato) e poi mi rivolgo alla zona accoglienza per far richiamare l’addetto al reparto.
Il personale non è subito reperibile o ti mette in coda tra i clienti di altri reparti. Così invecchi nell’attesa del turno, se decidi di non abbandonare il campo. Capisco che l’addetto sia una voce di costo importante, ma è improponibile che in questa tipologia commerciale (molti prodotti richiedono dei requisiti di sicurezza per essere adoperati da mani non esperte) il retailer non assicuri il giusto supporto nelle scelte di acquisto. Soprattutto quando l’assortimento è numeroso quanto il numero di cartelli con sconti e promozioni.
Nell’attesa di essere servito, scopro tra le corsie un lettore ottico di prezzi e questo mi conforta.
Cesare Mercuri
È da sempre un curioso osservatore dei consumi, dei costumi e del mondo della comunicazione. Come architetto si è occupato di exhibition e retail design, materie che ha insegnato al Politecnico di Milano, prima di entrare in Telecom Italia come communication & advertising manager. Oggi come giornalista si occupa di retail e consumi.