Che si parli di concorsi, di operazioni a premio, di incentivazioni o di give away l’elemento cruciale perché l’iniziativa promozionale abbia successo è sempre uno: il premio.
È fondamentale, infatti, trovare il premio giusto da mettere in palio, ma purtroppo o per fortuna non c’è una formula esatta per individuare il premio perfetto perché le variabili in gioco sono tante: dagli obiettivi della promozione al target di riferimento, dal periodo promozionale alla meccanica di assegnazione, dal prodotto promozionato al budget.
Viste le tante difficoltà di trovare un premio ideale, si affermano sempre di più forme premiali assimilabili al contante. L’analisi che abbiamo effettuato sui dati dei concorsi dello scorso anno evidenzia, infatti, una crescente tendenza a mettere in palio voucher, buoni acquisto o carte regalo di ogni tipo e specie. Sull’onda di questa tendenza, sono sorte alcune realtà specializzate, in grado di offrire un’ampia scelta di voucher e gift card mediante portali in cui è possibile selezionare l’ammontare dei premi e i brand fra le migliori marche. Sicuramente i vantaggi offerti da queste forme premiali sono diversi: consentono, da un lato, di coprire un’ampissima gamma di categorie merceologiche il più possibile calzanti con il target di riferimento e, dall’altro, offrono ampia libertà al destinatario del premio per la spendibilità del voucher.
A mio avviso, però, questa formula è di particolare interesse quando la gift card è spendibile per l’acquisto di prodotti o servizi del promotore stesso dell’iniziativa promozionale: in questo modo, infatti, la carta regalo o il voucher diventano, oltre che premio, anche strumento di marketing che coinvolge e fidelizza il pubblico obiettivo.
Un’altra opportunità interessante è offerta dalle gift card digitali che possono essere erogate mediante codice promozionale inviabile tempestivamente via email: molti promotori sono attratti dall’innegabile vantaggio economico e dalla immediatezza di tale formula, ma è importante non sottovalutare i rischi connessi con queste modalità di erogazione. I codici sono al portatore e nei casi di errori di invio o di possibile intercettazione e utilizzo del codice da parte di terzi non autorizzati (furto) rimane responsabilità del promotore provvedere a una nuova consegna. È necessario, pertanto, adottare a tutela del promotore opportuni accorgimenti per un invio sicuro mediante software appositamente predisposti con password di sicurezza trasmesse in più fasi, anche se inficiano parzialmente la “gratuità” della consegna.
Se, dunque, è certo che questi tipi di premi presentano innegabili vantaggi di budget e logistici, è necessario però non perdere di vista l’importanza del premio come leva motivazionale alla partecipazione al concorso. La componente emozionale, insomma, non deve assolutamente essere trascurata. Il premio, infatti, è il cuore del concorso: a partire dalla comunicazione dell’iniziativa promozionale, a lui spetta il compito di conquistare l’attenzione dei consumatori legandosi profondamente al brand e al promotore in modo che questi venga notato e, successivamente, ricordato.
Digitale o meno, il premio resta l’aspetto centrale del concorso
Sonia Travaglini12/03/2020