Il tema della sostenibilità, per quanto ultimamente molto dibattuto, risulta essere tuttavia ancora poco conosciuto e messo in pratica dalle persone. È quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio delle Famiglie Contemporanee di Bva-Doxa e Prénatal Retail Group, che ha coinvolto un campione di 1.948 individui, di cui 1.000 genitori con figli tra 0-14 anni e 948 dipendenti del retailer.
La ricerca, intitolata “Sostenibilità, una pratica sospesa tra il dire e il fare”, evidenzia che anche se per il 74% la sostenibilità è uno stile di vita indispensabile per la tutela del pianeta e per il 61% è un tema molto sentito, solo il 41% conosce i suoi triplici risvolti (ambientale, sociale ed economico) e ancora meno, il 28%, si definisce coinvolto attivamente nel mettere in pratica azioni concrete.
A occuparsi della sostenibilità per il 61% dovrebbero essere le istituzioni, per il 24% i cittadini e per il 12% le aziende. Un ruolo importante viene inoltre attribuito alla scuola che per il 60% deve svolgere un ruolo educativo su tali tematiche.
L’indagine individua anche tre tipologie/atteggiamenti principali nei confronti della sostenibilità: i “consapevoli e sensibili” (22%, con figli tra i 6-14 anni e più presenti al Nord Est), che conoscono le implicazioni del tema, adottano uno stile di vita attento all’ambiente e alla sua tutela e chiedono alle aziende di intraprendere azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale e favorire l’economia circolare, dichiarando anche di essere disposti a spendere di più per acquistare prodotti più green.
Vi sono poi i “diversamente incoerenti” (44%, con figli sotto i 5 anni e risiedenti al Nord Ovest e al Centro), coloro che pur essendo diventati più sensibili al tema della sostenibilità (soprattutto nell’ultimo anno) adottano comportamenti ancora non pienamente coerenti (non sono particolarmente attenti ai consumi e nemmeno al trasferimento di valori positivi ai più giovani così come non risultano molto interessati all’idea di pagare qualcosa in più per prodotti più ecologici).
Infine, i “distanti e insensibili” (34%, per la maggior parte uomini, giovani e residenti al Sud e nelle isole), che non sono interessati ai temi green, non hanno modificato le proprie abitudini di consumo e non dimostrano alcuna inclinazione a spendere di più per un prodotto sostenibile.