La settimana scorsa Aldi ha aperto a Londra il suo primo negozio automatizzato senza cassieri. Aldi è nata nel 1913 in un’Europa che avrebbe attraversato 2 guerre mondiali, la cortina di ferro, il miracolo tedesco, una primavera economica e la supernova esplosa con internet. La storica catena nel secondo dopoguerra è passata dalla fondadrice Anna Albrecht ai due figli, Theo e Karl, che si divisero rispettivamente in Aldi Nord e Aldi Sud. Aldi aprì il suo primo negozio americano a Iowa City nel 1976 e il suo primo negozio britannico a Birmingham nel 1990. Più tardi sono arrivate l’Australia, la Cina, il mondo.
Ora è stata posta un’altra pietra miliare, con l’apertura del primo negozio automatizzato. Il primo di quel che è chiamato abitualmente un “hard discount”. Come accadde per Amazon Go, quel magnifico distributore automatico del XXI secolo, anche in Aldi c’è una tecnologia raffinata, che ci stupisce.
Prima di entrare nel negozio, è necessario scaricare un’app gratuita chiamata Aldi Shop & Go per registrarsi. Questo, però, può anche essere un ostacolo. Nel negozio ci sono tutti i tipi di prodotti di convenienza, frutta e verdura, prodotti da forno, latte e così via. Tuttavia, manca la sua mitica navata centrale, con i suoi Specialbuys (il dna britannico di Aldi), dove vengono offerti a prezzi bassi articoli popolari. Nella sezione bevande alcoliche, se si acquista qualcosa si riceve una notifica sul telefono, che chiede di verificare l’età scattando una propria foto con il telefono, e utilizza una tecnologia di riconoscimento facciale, per verificare se si hanno più di 25 anni. L’app di Aldi utilizza la tecnologia di una società chiamata Yoti e conferma l’identità dei clienti su articoli soggetti a limiti di età come l’alcol appunto. Il negozio utilizza poi una tecnologia che monitora tutto ciò che si afferra (il tetto è coperto di telecamere che spiano i clienti senza sosta) e la spesa viene addebitata sulla carta di credito all’uscita senza che si debba scansionare nulla o passare attraverso la cassa grazie al sistema della AiFi Inc.
Il retail, in generale, nonostante i minimarket e i supermercati siano stati i primi, sta cercando di trovare il Santo Graal della convenienza per eliminare l’inconveniente dello spreco di tempo dei consumatori in attesa di pagare. La qual cosa è la soluzione migliore che possono adottare. Il problema è che quando adattiamo quella cosa fantastica che è la tecnologia al nostro modello, lo spogliamo del tutto del lato umano. E la vendita al dettaglio finisce per riassumersi nell’entrare, scegliere, uscire. Ho sempre pensato che il supermercato ideale sarebbe un mix tra Amazon Go e il mercato di San Miguel, quindi sì, allora sarebbe il non plus ultra. Per questo i tecnocrati dovrebbero andare di più al mercato di San Miguel. Sedersi, osservare, lasciar passare il tempo. Comprendere.
Laureano Turienzo Esteban
Ceo di Retail News Trends e presidente dell’Associazione spagnola del retail