La comunicazione muta del vino

Marilde Motta21/02/2022
Young woman in the alcohol department of a supermarket looks at a shelf with wines

Il mercato del vino in Italia è quanto mai frastagliato, non solo per la presenza di circa 40.000 cantine e una miriade di piccoli e piccolissimi coltivatori, ma è elevato anche il numero di aziende vinicole (ben 310.000) nonché dei consorzi di tutela giacché l’Italia vanta nel vino 526 eccellenze (doc e docg, cui si aggiungono gli igp). In Europa, l’Italia compete con i vini rinomati della Francia (che conta 438 denominazioni), ma anche della Spagna e della Grecia anch’esse con molti vini storici e di eccellente livello. Tuttavia guardare solo all’Europa è molto riduttivo, il vino è un business a livello mondiale con Paesi produttori che sono anche importatori (per soddisfare una domanda interna molto variegata) e Paesi che sono solo importatori. Se Francia e Italia si contendono il primato dell’export della propria produzione, ci sono altri Paesi molto forti nel saper far conoscere e apprezzare le proprie varietà di vino nonché a spingere all’acquisto. La classifica Oiv del 2021, circa la produzione in milioni di ettolitri, vedeva in testa l’Italia (44,5) seguita da Spagna, Francia (34,2), Usa (24,1), Australia (14,2), Cile (13,4), Argentina, Sud Africa (10,6), Germania, Portogallo, Russia (4,5), Romania, Ungheria, ma nel novero dei produttori ci sono anche Cina, Nuova Zelanda, Grecia e Turchia, persino nel Regno Unito si sta tentando la produzione di sparkling wine.

Quanto al consumo in Italia si assiste da anni a un costante declino (-70% negli ultimi 50 anni) dovuto a cambiamenti di abitudini (per esempio, molto ridotto il consumo nella pausa pranzo di mezzogiorno a casa e nell’horeca, numerose mense aziendali non mettono più a disposizione né vino né birra, l’etilometro invita a bere con moderazione anche a cena), così il vino è passato da abitudine quotidiana a consumo episodico. Il lavoro da remoto, confinati a casa in due anni di pandemia, ha alterato queste abitudini creando una bolla di vendite che però si sta già ridimensionando. Continua a leggere l’articolo su FoodEvolvation

 

Marilde Motta

Nella comunicazione dal 1978, in costante aggiornamento e approfondimento. Ho scelto le pubbliche relazioni come professione, dedicando attenzione a promozioni e direct marketing, su cui scrivo. Amo all’unisono il silenzio, i libri e i gatti. contatti@adpersonam.eu