Mai come adesso il nome di questa rubrica è stato così azzeccato, con questo nostro mondo che diventa sempre più virtuale. Se “Senza frontiere” è nato per mettere in evidenza le similitudini e le diversità fra ciò che caratterizza l’universo delle promozioni in Italia in confronto con quello che accade in altri paesi, ora possiamo riferirci a una dimensione molto più grande del nostro pianeta perché, oltre le frontiere, non ci saranno più soltanto altri paesi, ma anche nuovi mondi che, tra fantascienza e realtà, probabilmente domineranno sulle nostre abitudini d’acquisto e definiranno anche i nostri bisogni.
Nuovi mondi, tra fantascienza e realtà, domineranno sulle nostre abitudini d’acquisto e definiranno i nostri bisogni
Un percorso iniziato quando grandi esperti affermavano che i social non sarebbero durati più di un paio d’anni, rende ancora più sbalorditiva l’invasione perpetrata dal social-shopping sugli ecommerce grazie allo strapotere acquisito dagli stessi. Un potere strettamente legato anche al modo in cui i consumatori – al momento di effettuare un acquisto – si affidano ai pareri che leggono nei social media e ai feedback dei seguaci dei brand, al punto che i marchi in grado di offrire un eccellente servizio sulle loro pagine social, sono quelli che hanno le maggiori probabilità di essere raccomandati ad altri utenti. Un altro confine interessante lo sta varcando Netflix che, con la serie “Emily in Paris”, ha allestito una vera e propria passerella emozionale per consentire allo spettatore di vedere indossati abiti, borse, scarpe da sogno. L’immedesimazione con i personaggi è inevitabile e il conseguente coinvolgimento diventa complice di facili conversioni in click di acquisto, immediate grazie alla boutique online del network.
Da qui al metaverso il passo potrebbe essere più breve di quello che sembra. Una realtà che ancora oggi sembra fantascienza, nella quale ognuno può vivere una vita parallela e virtuale, usufruire di beni digitali e acquistare vestiti e borsette per il proprio avatar, opere artistiche che resteranno nel mondo parallelo e persino terreni in uno spazio che di terreno non ha nulla. Certo è che se le normative italiane e persino quelle mondiali non sono riuscite a stare al passo con la regolamentazione di internet e degli ecommerce, dei social network e delle piattaforme multi streaming, quando potranno arrivare a controllare e normare la vita dentro metaverso? Tralasciando tutte le questioni legate agli aspetti fiscali e alle distorsioni sociali, per quanto riguarda il marketing e, in particolare, le manifestazioni a premio, come ci si dovrà o potrà regolare? Dal punto di vista del business, per quello che riguarda noi operatori del marketing e delle promozioni, si tratterà di decidere se siamo davanti a una bufala o a una opportunità, ma se è vero che alcuni brand all’avanguardia stanno già sperimentando nuove forme pubblicitarie nel metaverso, perché non salire in sella anche con nuove forme di promozioni? E magari ci capiterà di poter mettere in palio la gif animata a forma di fantasmino brandizzato realizzata da Gucci e venduta per 16.300 dollari!