Il 42% dei clienti del settore viaggi perde interesse dopo aver visualizzato una sola pagina web: è quanto emerge dal nuovo Travel Digital Experience Benchmark Report di Contentsquare, che ha esaminato punti di forza e criticità dei portali travel nell’intento di evidenziare gli aspetti della user experience di cui tener conto per favorire la crescita delle aziende del comparto turismo e hospitality.
L’analisi ha preso in esame oltre 2,7 miliardi di sessioni di navigazione web (di cui 31 milioni in Italia) nell’ambito del turismo, un settore che gode di un elevato tasso di conversione medio – 3,9% globale globale e 1,65% relativo all’Italia – e superiore del 70% rispetto a quello registrato da altri comparti (pari al 2,3%).
Nonostante l’elevato tasso di conversione, gli utenti (uno su due come si è visto) tendono ad abbandonare un sito di turismo dopo aver visitato una sola pagina. Un aspetto preso in esame dalla ricerca è il tempo medio di caricamento delle pagine web, che si attesta a 1,65 secondi a livello globale e a 2,17 secondi per i portali italiani: un dato che evidenzia la necessità di offrire un’esperienza digitale più veloce e snella per favorire i processi di acquisto dei clienti.
Il 62,5% degli utenti italiani, inoltre, predilige la navigazione mobile per una prima ricerca di informazioni in merito a viaggi e prenotazioni, ma il 35,5% sceglie di approfondire o finalizzare l’acquisto tramite desktop.
Per quanto riguarda il tempo medio trascorso sulle pagine web è emerso che a livello globale gli intervistati trascorrono all’incirca 5 minuti e 15 secondi per sessione (in crescita rispetto ai 4 minuti e 49 secondi registrati in media nel 2020). Questo fattore è un elemento chiave che indica la necessità di realizzare contenuti in grado di coinvolgere l’utente, veloci nei tempi di caricamento e che rispondano efficacemente alle sue richieste.
Ma l’ottimizzazione dell’esperienza online non si limita ai soli siti web: dal rapporto si evince infatti che la maggior parte del traffico ottenuto dai portali travel è di tipo organico (80% a livello globale e 62,46% per l’Italia) e proviene dai canali social, motori di ricerca, email e referral.
“La user experience – ha commentato Marco Ferraris, country manager per l’Italia di Contentsquare – sta diventando sempre più un elemento differenziante nel favorire la crescita o il fallimento di un brand. Possiamo dire che oggi stia realmente plasmando le prospettive future della relazione che si costruisce online tra aziende e pubblico di riferimento, attestandosi sempre più come un terreno che determinerà i leader di mercato. Ancor più in un comparto strategico nel nostro paese come quello del turismo e dell’hospitality che deve essere maggiormente sostenuto a seguito degli effetti della pandemia”.