Dalle alghe marine alla plastica di mais, dal letame di mucca alla stampa 3d, le innovazioni nella produzione di materiali sostenibili stanno rivoluzionando il settore degli imballaggi, impattando direttamente sulle abitudini d’acquisto, con due terzi dei consumatori che considera fondamentale la riciclabilità del packaging al momento dell’acquisto e che preferisce acquistare prodotti confezionati in modo sostenibile perché in grado di ridurre l’impronta di carbonio e promuovere uno stile di vita green.
Una recente ricerca di The Business Research Company stima in particolare che quest’anno il mercato globale degli imballaggi riciclabili raggiungerà i 28,3 miliardi di dollari di valore, con un tasso di crescita del +7,2% rispetto al 2021 e toccherà, nel 2026, quota 34,2 miliardi di dollari. Inoltre, come riportato da Bakeryandsnacks.com, un acquirente americano su due (47%) ha dichiarato di essere disposto a pagare un costo extra per un prodotto confezionato con un imballaggio sostenibile e sono due terzi (64%) coloro che hanno indicato la riciclabilità del packaging come elemento fondamentale nel processo di acquisto dei prodotti. Si tratta di un trend globale che sta influenzando anche il mercato italiano dove, secondo l’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, in un solo anno sono cresciuti del 5% i prodotti che comunicano esplicitamente sull’etichetta come gestire le confezioni dopo il consumo (il 35,9% del totale della gdo).
Queste e altre fonti autorevoli sono analizzate da una serie di approfondimenti condotti su testate internazionali del settore da Espresso Communication per Vitavigor, azienda italiana che sta investendo per rendere più green le proprie confezioni di grissini e snack in linea con la tendenza generale che vede il settore bakery in prima linea nell’innovazione dei pack.
Nel settore alimentare, in particolare, più di 4 referenze su 10 (41,6%) vengono confezionate in packaging monomateriali con i fuoripasto salati che si confermano con il 90,8% il comparto merceologico che utilizza di più questa tipologia di confezione, davanti a pasta (84,6%), frutta e vegetali secchi (83%), i cereali e le zuppe (76,5%).
“La sfida più grande per le imprese del settore dei prodotti da forno – ha dichiarato Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – è identificare soluzioni per il packaging che garantiscano la capacità di mantenere la freschezza del contenuto, preservando quelle che sono le caratteristiche qualitative quali fragranza e croccantezza. Tutte le nostre referenze della linea snack sono proposte, già da 2 anni, in confezioni in carta riciclabile, in linea con l’orientamento alla produzione sostenibile e al rispetto dell’ambiente”.