I consumer risparmiano tranne che per i prodotti sostenibili

Redazione23/02/2023

Con l’aumento del costo della vita, il 68% dei consumatori rimanda gli acquisiti di beni non essenziali e il 90% adotta un approccio tendente al risparmio. È quanto emerge dal Global Consumer Insights Pulse Survey 2023, il sondaggio di PwC che ha coinvolto 9.180 consumatori in 25 paesi.

Nei prossimi sei mesi la maggior parte dei consumatori prevede di ridurre la propria spesa in tutte le categorie oggetto della ricerca. La maggiore riduzione di spesa è prevista per i prodotti di lusso/fascia alta o i prodotti di design (53%), i viaggi (43%), le attività virtuali online (42%) e il settore della moda come abbigliamento e calzature (41%).

Persiste comunque un desiderio di spesa futura, con il 40% che indica che cercherà di fare acquisiti per sé stesso o per altri, mentre il 39% li considera di qualità superiore. Il settore dei generi alimentari (24%) è quello che ha registrato la minore riduzione di spesa prevista.

Nonostante una prevista riduzione di spesa e un ambiente economico complesso, i consumatori sostengono di essere comunque disposti a pagare di più per l’acquisto di prodotti sostenibili. Incredibilmente, oltre tre quarti (78%) sono disposti a pagare di più per un prodotto realizzato/reperito localmente o prodotto con materiale riciclato, sostenibile o eco-compatibile (77%) o da un’azienda nota per le proprie pratiche etiche (75%).

L’indagine evidenzia anche che il metaverso come canale di acquisto è ancora nella fase iniziale di adozione e che tale mezzo rimane comunque ancora sottoutilizzato, con solo un quarto (26%) degli intervistati che ha dichiarato di aver utilizzato la piattaforma per l’intrattenimento, le esperienze virtuali o l’acquisto di prodotti. La maggior parte di questi utenti ha impiegato il metaverso principalmente per la realtà virtuale, ovvero per giocare ai giochi o guardare un film (10%), entrare a far parte di un mondo virtuale, visitare l’ambiente di un rivenditore o partecipare a un concerto (9%) o acquistare un prodotto digitale, ad esempio un non-fungible token (9%).

Un altro tema toccato dal sondaggio è la maggiore attenzione dei consumatori nei confronti della privacy dei dati: quasi la metà (47%) afferma di essere estremamente o molto preoccupata quando interagisce con aziende di social media, siti web di viaggi di terze parti/portali (36%), aziende di assistenza sanitaria (34%) e di prodotti di consumo (32%); il 49% sostiene di non condividere i dati personali più di quanto sia necessario, il 32% sceglie di non voler ricevere comunicazioni da tali aziende e il 26% ha in generale ridotto le proprie interazioni con questi tipi di aziende.

 

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