Si è tenuta il 15 maggio al Mudec di Milano la seconda edizione di “Give your brand a voice – Il podcast nella comunicazione di marca”, evento dedicato al branded podcast presentato da Obe – Osservatorio Branded Entertainment con ospiti nazionali e internazionali, tra esperti del settore, podcaster e speaker.
Nel corso dell’evento è stata presentata anche la ricerca di scenario realizzata da Obe in collaborazione con Bva Doxa, “From podcast to branded podcast: i risultati della ricerca di scenario”. Dall’indagine emerge che sono 14,9 milioni gli ascoltatori di podcast in Italia, in crescita rispetto ai 13 milioni dello scorso anno; il vantaggio competitivo dei podcast risulta essere la sua natura multitasking: il 77% degli ascoltatori dichiara di fare altro mentre ascolta – faccende domestiche, (49%), viaggi (43%), sport (40%) – una tendenza confermata dalla scelta dello smartphone come device principale (75%).
Tra le piattaforme utilizzate, mantengono il loro primato Spotify (53%) e Amazon Music (34%), con un 16% di ascoltatori sul sito, blog o canale YouTube dell’autore/speaker/influencer, mentre sono in crescita anche le piattaforme specialistiche (Apple Music, 11%, Google Podcasts, 11%, e Spreaker, 5%). YouTube si conferma un entry point fortissimo per reclutare i nuovi “adepti” (55%).
Sebbene il traino dell’interesse sia guidato dall’attualità (42%) e dall’intrattenimento (39%) emerge una varietà di tematiche verticali che vanno dai contenuti di approfondimento medico scientifici (28%) alla formazione professionale (20%) ai temi economici-finanziari (19%), per citarne alcuni.
Guardando alla frequenza, il 36% degli intervistati ascoltano contenuti tutti i giorni o almeno 2/3 volte nel corso della settimana: sono i cosiddetti “Hunters”, fruitori insaziabili, che vanno spontaneamente alla ricerca di nuove proposte sulle piattaforme (41%), su Google (35%) o consultando le classifiche (30%), e condividono le loro passioni con familiari e amici (35%). Interessante anche il 33% di “Engaged” che ascoltano podcast più volte durante il mese, mentre i “Curious” (ascoltatori sporadici) si attestano al 31%.
Il 61% degli italiani ascolta branded podcast, un dato positivo ma in calo rispetto al 74% del 2022: una decrescita imputabile all’evoluzione dell’audience, sempre più esigente, e all’aumento della quantità di proposte, che impone un’attenzione maggiore alla qualità dei contenuti e alle strategie di distribuzione e amplificazione adottate.
Rimane forte l’impatto che il branded podcast ha sulla percezione di brand: il 38% afferma di aver scoperto brand che non conosceva (46% tra gli hunters) e il 52% apprezza i brand che producono podcast (ben il 61% tra gli hunters), a dimostrazione che non c’è pregiudizio verso i contenuti brandizzati, ma non vanno sottovalutate la narrazione e la costruzione, perché il 41% li trova troppo commerciali (58% per gli hunters) o poco interessanti (51%).
Fondamentale è creare nell’audience coinvolgimento e ricordo (dato che al 45% piace consigliare podcast e al 52% farsi consigliare) e determinanti sono i primi minuti, che devono essere in grado di catturare l’attenzione. Gli elementi che spingono all’ascolto riguardano principalmente aspetti di contenuto: il 62% ritiene fondamentale il tema e l’argomento, il 22% il podcaster/speaker, mentre la sola popolarità è un tratto meno rilevante (l’8% cerca un personaggio famoso, il 6% un influencer).