Esselunga ancora una volta si mostra attenta non solo alle dinamiche demografiche che caratterizzano ormai in modo quasi uniforme le regioni italiane (con matrimoni che finiscono presto e danno luogo a famiglie monogenitoriali), ma anche ad aspetti meno noti della struttura sociale, come la delinquenza minorile e l’attività di recupero che passa attraverso gli istituti scolastici all’interno dei 17 istituti penali per minorenni (vi sono ospitati ragazzi e ragazze dai 14 anni in su fino al massimo del venticinquesimo anno di età) con una presenza media annuale di 400 minori.
Gli istituti scolastici nelle carceri svolgono un ruolo fondamentare per dare ai giovani concrete opportunità di una vita migliore, fornendo un’istruzione anche di tipo professionale così che si possano reinserire nella società. Sono istituti scolastici meno noti, di cui poco si parla, ma hanno bisogno delle stesse dotazioni strumentali di tutte gli altri istituti scolastici. L’iniziativa di Esselunga è non solo lodevole, ma anche lungimirante perché pensa al futuro di tanti giovani che possono essere completamente recuperati.
Andrea Demodena
Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.