Il tasso di crescita del valore complessivo dei primi 100 top brand mondiali si è ridotto dal +16% del 2022 al+5,7%, per un valore totale che raggiunge i 3,3 trilioni di dollari (3,1 trilioni nel 2022). Lo rivela lo studio Best Global Brands 2023 presentato da Interbrand.
Per Interbrand questo rallentamento è dovuto principalmente all’assenza di strategie orientate alla crescita, a una brand leadership meno incisiva e a previsioni di mercato più incerte. Uno scenario in linea con una tendenza di lungo termine secondo cui la crescita del valore dei brand che operano in un singolo settore procede a un ritmo più lento rispetto a quelli che invece sono in grado di muoversi lungo diverse categorie.
“Dopo alcuni anni di crescita sostenuta – spiega il ceo di Interbrand Gonzalo Brujó – siamo entrati in una fase di stallo che vede una crescita più moderata del valore dei brand. Le imprese che hanno assistito a un incremento del valore del loro brand, tra le quali Airbnb (#46), Lego (#59) e Nike (#9), hanno tutte valicato il confine consolidato dei loro settori e svolto un ruolo più incisivo nella società e nelle vite dei consumatori”.
I dati indicano che le imprese che diversificano sono più stabili, ottengono una crescita del fatturato superiore, sono caratterizzate da una maggiore redditività e hanno beneficiato di una crescita maggiore del valore del brand. In queste aziende una strategia incentrata sul brand invece che sul prodotto svolge un ruolo preponderante nell’orientamento delle scelte (durante le decisioni d’acquisto il brand pesa il 12% in più rispetto alla media dei brand monosettoriali), rispondendo a un numero maggiore di bisogni dei consumatori.
La top ten
Sul podio della classifica 2023 c’è Apple (502,680 miliardi di dollari, +4%), seguito da Microsoft (316,659 miliardi, +14%) e Amazon (276,929, +1%). Google resta in quarta posizione con un valore del brand di 260,260 miliardi di dollari e una crescita del 3%.
Seguono Samsung, con un incremento del 4% che porta il valore del brand a 91,407 miliardi di dollari, Toyota (64,504 miliardi, +8%) e Mercedes-Benz che, con un aumento del 9%, sale a 61,414 miliardi e supera Coca-Cola (ottava, con 58,046 miliardi, +1%).
Nike sale di una posizione grazie a un +7% e un valore del brand di 53,773 miliardi. Chiude la top ten Bmw che scala 3 posizioni arrivando al decimo posto con un valore del brand di 51,157 miliardi di dollari e una crescita del 10%.
Il brand che ha registrato le performance migliori quest’anno è Airbnb, con un valore del brand di 16,344 miliardi di dollari e un incremento del 22%.
Tra i brand italiani Gucci, Ferrari e Prada continuano a rappresentare il nostro paese: Gucci resta il primo brand di matrice italiana in classifica e si colloca al trentaquattresimo posto della classifica, con un valore di 19,969 miliardi di dollari, lievemente in calo (-2%) rispetto allo scorso anno.
Ferrari continua il suo trend positivo con un incremento del valore del 16% salendo a 10,830 miliardi (settantesima posizione). Prada registra per il terzo anno consecutivo una percentuale di crescita a due cifre: con un +12% porta il valore del proprio brand a 7,321 miliardi di dollari e guadagna tre posizioni rispetto allo scorso anno arrivando all’ottantaseiesima posto.
Nel 2023 il valore dei brand automotive è aumentato del 9% grazie soprattutto alle performance di Bmw (#10), Hyundai (#32), Porsche (#47) e Ferrari (#70), che registrano un tasso di crescita a doppia cifra – rispettivamente del 10%, 18%, 20% e 16% – assestandosi fra i brand con le migliori performance anno su anno. Tesla mantiene la dodicesima posizione, ma con un incremento più lento rispetto agli altri brand del settore (+4%).
Anche quest’anno infine il settore luxury si conferma altamente performante, con una crescita del 6,5% grazie alla resilienza dei brand e alla loro capacità di trascendere le categorie per dare vita a esperienze di lusso, come per esempio ristoranti, hotel e pop-up store: Prada, Hermès e Dior sono tra i brand con il più elevato tasso di crescita nel lusso, con un incremento nel valore del brand rispettivamente del 12%, 10% e dell’8%.
