Beauty, informatica, eldom ed editoria i comparti più dinamici nell’ecommerce di prodotti

Redazione24/11/2023

Nel 2023 gli acquisti ecommerce degli italiani valgono 54,2 miliardi di euro (+13% rispetto al 2022). Da un lato sono molto positive le performance dei servizi, soprattutto nell’ambito del turismo e dei trasporti, e il valore degli acquisti online raggiunge i 19,2 miliardi di euro (+25%). Dall’altro l’ecommerce di prodotto tocca i 35 miliardi di euro (+8%), una crescita più moderata rispetto agli anni scorsi, in buona parte legata all’inflazione. Sono queste alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio ecommerce b2c, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm.

“L’ecommerce b2c – spiega Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – in Italia continua a crescere, anche se più lentamente rispetto agli ultimi anni. Tuttavia l’inflazione, i cambi normativi, l’attenzione crescente dell’opinione pubblica e delle istituzioni alla tutela dell’individuo, in qualità di consumatore e lavoratore, rendono necessari continui interventi di trasformazione della catena del valore. Oggi la sfida per i merchant è orientata in particolar modo alla flessibilità, per contrastare l’incertezza di contesto e per rispondere rapidamente ai cambiamenti nelle politiche monetarie e nelle abitudini dei consumatori, e alla sostenibilità, per garantire il rispetto dei principi sociali e la salvaguardia dell’ambiente”.

Nel 2023, l’ecommerce italiano vale oltre 6 miliardi in più rispetto al 2022. Quasi due terzi di questa crescita è spiegata dall’incremento degli acquisti online di servizi, in primis grazie al percorso di ripresa del turismo e trasporti (+30%).

I comparti di prodotto più dinamici, con tassi di crescita in linea o superiori alla media (+8%), sono invece il beauty (+11%), l’informatica ed elettronica di consumo (+8%) e l’editoria (+8%). Crescono a ritmi positivi, seppur più contenuti, anche l’abbigliamento (+7%) e l’arredamento e home living (+7%), mentre fatica il food&grocery (-0,5%).

Le dinamiche dell’ecommerce italiano riflettono quelle del contesto internazionale negli ultimi due anni. Quest’anno gli acquisti online di prodotto a livello mondiale crescono del +8,9% rispetto al 2022, ossia pochi punti percentuali in più rispetto all’incremento degli acquisti di prodotto totali (+3,9%). La crescita dell’ecommerce di prodotto è pari al +9% in Cina, al +9% negli Usa e al +4% in Europa. Con particolare riferimento al mercato europeo, gli stati dove il commercio online di prodotto è più sviluppato sono Uk, stabile rispetto al 2022, Germania (+4%), Francia (+5%) e Spagna (+5%), mentre il rapporto tra i consumi online e i consumi totali retail nei diversi paesi rimane, invece, costante o acquisisce al massimo un punto percentuale.

I retailer e i merchant ecommerce sono in generale aperti verso la sperimentazione di tecnologie in grado di migliorare le attività di relazione con il consumatore e di ottimizzare i processi di back-end. Alcuni esempi riguardano il ricorso all’Intelligenza Artificiale per personalizzare la customer experience in fase di navigazione, scelta e acquisto online, il virtual try-on o l’extended reality.

L’Osservatorio rileva inoltre una crescente attenzione allo sviluppo di iniziative di sostenibilità sociale e ambientale. Nel primo ambito rientrano azioni di welfare aziendale, progetti per sostenere comunità locali o iniziative umanitarie e attività per supportare la diversity & inclusion. Nel secondo si segnalano progetti soprattutto nella logistica, come l’adozione di packaging riciclato per le spedizioni o l’utilizzo di veicoli elettrici per le consegne ultimo miglio. Emergono, infine, modelli di business che propongono uno stile di consumo più consapevole, come il second-hand market che, soprattutto nell’abbigliamento e nell’arredamento e home living, sta modificando la relazione tra brand e consumatore sia offline sia online.

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