Nel 2022 solo 55 aziende menzionavano la riduzione della propria carbon footprint sul sito web, nel 2023 invece sono state 239. Inoltre la portata dei contenuti media presenti su un sito web di un brand è aumentata dal 34,6% del 2022 al 70,1%. Lo evidenziano i punteggi “Marketing engagement tracker” (Met) elaborati da Global Marketing Engagement Index, il report annuale realizzato da Team Lewis che prende in analisi le prime 300 aziende della lista Forbes Global 2000, esaminando l’efficacia dei maggiori brand internazionali nel relazionarsi con il proprio pubblico.
Le aziende della Forbes Top 300, evidenzia il report 2023, hanno convogliato le risorse sui contenuti e sul coinvolgimento e si sono concentrate molto più su Esg e csr: il parametro csr/Esg, che verifica se le aziende menzionano le proprie iniziative relative a sostenibilità, fonti di energia rinnovabile o impegno per la diversità e l’inclusione è cresciuto dal 56% del 2022 al 68%.
L’area digital marketing, che analizza i fattori che determinano il successo di un’azienda con il proprio pubblico online, come frequenza di rimbalzo del sito, la domain authority, il numero delle top keyword e la keyword difficulty è passata inoltre dal 46,9% del 2022 al 64,8%. Il trend in crescita segna la volontà delle aziende di migliorare le proprie strategie seo e sem.
Nonostante la crescita in questi settori, nel 2023 sono emersi anche alcuni segnali di vulnerabilità come il punteggio della sicurezza del sito, che analizza la vulnerabilità dei siti web e il rischio di attacchi informatici, sceso dal 79,9% del 2022 al 63,9%. Si tratta di un fenomeno naturale: all’aumento di numero di Api all’interno delle pagine web aziendali corrisponde un rischio più alto di attacchi informatici.
La sezione performance dei siti web, che esamina il tag management e il monitoraggio delle conversioni, è scesa dal 48,4% del 2022 al 45,9%. Questi aspetti sono passati in secondo piano a causa della priorità data alla creazione di materiale di marketing, con un’attenzione particolare alla personalizzazione. Il parametro della user experience è rimasto basso al 60,3%, diminuendo sensibilmente rispetto al 2022 (61,0%).
Presenti nell’analisi del report anche alcune aziende italiane apparse nella classifica Forbes Global 2000. Dal punto di vista del digital marketing queste superano la media globale raggiungendo un punteggio del 76%. Un trend in crescita è quello legato al parametro csr/Eesg, il cui dato (una media dell’80%) supera non solo la media globale (68%), ma anche quella Emea (79%).
In Italia inoltre risulta essere più alto anche il dato legato al parametro della sicurezza del sito: le aziende italiane, infatti, raggiungono il 67% staccando la media globale. Al contrario, il nostro paese si attesta fanalino di coda per quanto riguarda l’aspetto della performance dei siti web, raggiungendo un punteggio medio di appena il 27%.