Anche se è lontanissimo dai livelli raggiunti negli Stati Uniti, il fatturato delle gift card in Italia cresce a due cifre, grazie a una maggiore confidenza da parte del cliente, che non ha più timore a regalare un bene di valore economico esplicito.
Tutti sanno che le carte regalo sono carte di pagamento non bancarie spendibili in una sola soluzione o più soluzioni, in tagli fissi o variabili negli store delle insegne che le hanno rilasciate. Invece, forse non tutti sanno che dietro le gift card si nascondono benefici per la fidelizzazione del cliente, per creare fatturati aggiuntivi on line, per sviluppare un proficuo b2b e infine per vendere gift card di terzi. Ma facciamo un passo alla volta: tutte le insegne possono lanciare un progetto di gift card? Nel periodo pre crisi avrei detto che il mondo della distribuzione food era di certo il meno indicato a farlo, semmai poteva vendere le gift card di retail operanti in altri settori più riconosciuti nell’acquisto delle idee regalo come la moda, l’elettronica di consumo o le librerie. Oggi invece anche gli ambiti più commodity hanno lanciato questi progetti con un discreto successo, a sottolineare che è stato superato per molti il tabù del regalo originale a tutti i costi. In certi ambiti invece non vendere le proprie gift card lo considero una vera mancanza. Per esempio, solo pochissime aziende che operano nel retail del lusso hanno una carta regalo, mentre il contesto sarebbe fertile per tale business. Di contro numerose aziende lanciano la gift card senza curare i dettagli, l’immagine, il packaging, trascurando l’importanza di trasferire, anche attraverso questo mezzo, il valore dell’insegna.
Un altro tema è quello della vendita delle gift card di terzi: lo spazio per il retail ha un enorme valore e quindi concentrare su una piccola area marchi di merceologie aggiuntive diventa una nuova opportunità di fatturato, oltre che un motivo in più da parte del cliente di visitare lo store. Non solo, nell’ottica dell’one stop shopping, acquistare al supermercato o in un department store abbonamenti a riviste o buoni vacanza porta di certo a migliorare lo scontrino medio. Infine, essere presente con la gift card a proprio marchio in catene di diversi settori offre all’azienda un nuovo canale di comunicazione e ovviamente di business. Attenzione però a non barattare il ritorno economico con la scelta di partner distributivi che non incarnano il posizionamento del proprio marchio, andando quindi a creare un danno d’immagine.
E non possiamo tralasciare il consumatore. Dall’analisi dei dati quantitativi emergono due evidenze: le gift card favoriscono il recruiting di nuovi clienti e migliorano lo scontrino medio dei clienti che la utilizzano; in sintesi raggiungono gli obiettivi economici che tutte le aziende perseguono.
Monica Gagliardi, responsabile crm ed ecommerce di Gruppo Coin