C’è chi scrive che le insegne della gdo sono destinate a chiudere, altri che dovrebbero dedicarsi solo alle consegne a domicilio. Il mio fiuto (non esperto) annusa invece un cambiamento, perché la situazione storica costringe il retailer a rivedere l’esperienza di acquisto all’interno dei punti di vendita (fisici) e a risaldare la fiducia persa nei propri ecommerce durante i giorni a intensa frequenza. La leggenda narra di un McDonald’s che si trovava vicino a una base militare americana e di soldati cui non era permesso lasciare la macchina mentre indossavano l’uniforme (distanziamento sociale?). Nacque così l’idea del McDrive: la possibilità di ordinare e ritirare stando in auto. L’idea è riproducibile nei supermercati che dispongono di un’area esterna di pertinenza, con parcheggi e corsie dedicate alla viabilità. In auto, scelgo la mia spesa su pannelli touch e pago alla cassa oppure posso scegliere tra i vari menù-spesa proposti dal supermercato (inviati via mail o sms). Così evito gli ingressi contingentati e risparmio tempo. Il retailer – da parte sua – offre una corsia preferenziale ai clienti (caring), dispone proposte di prodotti stagionali o locali (assortimento), risparmia sulle procedure di distanziamento sociale (sicurezza).
Cesare Mercuri
È da sempre un curioso osservatore dei consumi, dei costumi e del mondo della comunicazione. Come architetto si è occupato di exhibition e retail design, materie che ha insegnato al Politecnico di Milano, prima di entrare in Telecom Italia come communication & advertising manager. Oggi come giornalista si occupa di retail e consumi.