La presentazione dei dati del primo trimestre Screenshot Tv e Screenshot Cinema, promossa da Promotion Magazine a giugno, ha sollevato qualche interessante spunto di discussione tra i professionisti di marketing e comunicazione in merito alle produzioni cinematografiche e al loro effetto su prodotti e servizi in licenza.
I 43 film passati al setaccio dalla ricerca Screenshot Cinema sono infatti solo una selezione tra tutto il cinema che verrà nei prossimi 24 mesi: quelli esclusivamente legati alle cosiddette “franchise” (come i supereroi Marvel o DC Comics, le principesse di Disney o i sequel come Jurassic Park, Space Jam ecc.) che caratterizzeranno le future promozioni o attivazioni edutainment. Scegliere tra tutti i blockbuster, quello su cui puntare è da sempre il punto nodale di tutta l’architettura delle promozioni in licenza e 43 film non sono poca cosa, soprattutto se comparati con i 15 film di animazione per stagione lanciati solo 10 anni fa. L’emergenza Covid-19, oltre ad aver sconvolto il cinema e la sua pianificazione, ha avuto effetti in uno scenario già critico per quanto attiene al processo di orientamento e decisione.
Tra le buone notizie il successo del film di animazione Trolls Live Tour, il secondo della saga Trolls prodotto da Universal e il primo nella storia a passare direttamente alle piattaforme digitali, senza transitare dai cinema, chiusi per necessità: 100 milioni di dollari al boxoffice digitale nelle 3 settimane dal lancio sono infatti superiori a quanto registrato all’epoca dal primo Trolls. Si dirà che si tratta di confronto limitato al mercato domestico Usa e che questo risultato non può che includere i risultati dello streaming futuro, parzialmente cannibalizzato; si tratta comunque di un successo insperato, un segnale forte che conferma il potere attrattivo che le “franchise” e i personaggi in sequel o di saghe continuano a esercitare sui consumatori e del parallelo potere di influenzare i consumi tramite attivazioni promozionali o in licenza.
L’unica cattiva notizia sembra allora essere la maggiore complessità di orientamento da parte di una numerosa comunità professionale di marketer, soprattutto di quelli che operano nei settori orientati ai kids e alla famiglia. Questi devono considerare sempre più variabili per prendere decisioni che avranno conseguenze sugli scaffali non prima dei 12/18 mesi. Non basta un’offerta cospicua di blockbuster da licensing tra cui scegliere quello di successo: a questa si affiancano le informazioni sulla ripresa delle produzioni, l’analisi della finestra di lancio prevista, da controllare costantemente, e del momento e delle modalità di passaggio alle piattaforme digitali. Nuove variabili tutte da considerare, che registreranno un impatto sicuramente su tutto il 2021, e che probabilmente sono parzialmente destinate a rimanere a emergenza terminata. Il cinema si conferma quindi un asset fondamentale di quella “fabbrica dell’entertainment”, una filiera che genera promozioni e prodotti in licenza. Ma dovrà essere seguito con attenzione e profondità di analisi sempre maggiori.