Dopo il lockdown, a giugno e luglio il fatturato delle aziende di Univendita, l’associazione italiana della vendita a domicilio, ha raggiunto rispettivamente +30% e +32% in confronto agli stessi mesi del 2019.
Le aziende che fanno parte dell’associazione presentano in questo momento 30mila offerte di lavoro attive, mentre 4,8 milioni sono le famiglie servite: una clientela variegata, composta in maggioranza da donne (84,1%), che apprezzano la possibilità di fare acquisti da casa avvalendosi della consulenza diretta e personalizzata di un esperto.
Le linee guida predisposte da Univendita hanno consentito alle aziende associate di creare protocolli di sicurezza specifici per i venditori, permettendo di superare le prime diffidenze dei consumatori segnalate nella seconda metà di maggio.
“Tra marzo e maggio – ha spiegato il presidente di Univendita Ciro Sinatra – le vendite fisiche non hanno potuto avere luogo e le aziende hanno saputo mettere in campo soluzioni digitali alternative, mantenendo così un buon 35% del fatturato abituale. Ma era il contatto umano ciò che mancava di più ai nostri clienti, e quando abbiamo potuto tornare alle vendite in presenza la risposta del mercato è stata positiva oltre le previsioni: a giugno e luglio sono addirittura aumentate le dimostrazioni a domicilio rispetto a quelle effettuate nello stesso periodo del 2019, con il risultato che, a livello di fatturato, i mesi si sono chiusi, rispettivamente, con un +30% e un +32% sul dato storico dello scorso anno”.