Giunto alla quarta edizione, il progetto educativo finalizzato all’uso sicuro dei dispositivi mobile da parte dei bambini rappresenta per l’azienda di telefonia e dati una piattaforma di comunicazione valoriale e uno strumento strategico di engagement e fidelizzazione.
Esiste un filo che sembra intrecciare in modo sempre più stretto le attività di marketing con i progetti legati alla sostenibilità, un filo che cuce gli interessi dell’impresa con quelli della collettività: lo si ritrova, per esempio, nell’iniziativa NeoConnessi di WindTre, lanciata la prima volta nel 2018 e pensata in collaborazione con La Fabbrica per educare giovani e famiglie all’utilizzo consapevole dei device. L’età media in cui i minori si trovano per la prima volta a possedere uno smartphone o un tablet, e a navigare in autonomia in rete con tutte le opportunità e i rischi che ciò comporta, è infatti di 10 anni (dati Eu Kids Online Report 2020): una fase delicata che merita attenzione.
NeoConnessi vede in prima linea sostenibilità e marketing, a testimonianza della forte integrazione tra obiettivi di csr e di business
“NeoConnessi – spiega Federica Manzoni, direttrice Sustainability & Quality Certification di WindTre – è uno dei progetti di punta della nostra strategia di sostenibilità e appartiene integralmente al nostro piano di Esg (Environmental, social, governance) che si pone come obiettivo, tra gli altri, la tutela dei minori e l’inclusione delle persone più anziane. Ma è anche un’operazione che coinvolge in prima linea la direzione marketing, per sottolineare la forte integrazione tra obiettivi di corporate social responsibility e obiettivi di business”.
Il progetto NeoConnessi è stato finalizzato per disegnare uno spazio di riflessione, informazione e confronto sulla “navigazione sicura” tra educatori, studenti e famiglie. “L’idea base – sottolinea Manzoni – è quella di accompagnare i bambini nella conoscenza ed esplorazione delle infinite risorse che offre la rete, e educarli ad affrontare i rischi con la collaborazione delle famiglie e dei docenti. Il coinvolgimento delle scuole è un elemento centrale del progetto educativo che nel corso di questi 4 anni ha visto crescere l’adesione degli istituti, inizialmente 1.500 e ora 7.000, per un totale di oltre 14.000 classi di quarta e quinta elementare coinvolte”. Due gli strumenti di comunicazione principali: il web, con il sito neoconnessi. it e le pagine Facebook, e il kit per le scuole.
Il sito presenta un ricco ventaglio di contenuti formativi, come articoli e webinar appositamente studiati in collaborazione con esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico e didattico per rispondere alle domande e ai dubbi di genitori e insegnanti, ma anche giochi per agevolare il dialogo e il confronto tra ragazzi, le famiglie e la scuola. Al gruppo Facebook dei genitori, che oggi supera i 12.000 iscritti e rappresenta un’agorà virtuale in cui confrontarsi e trovare consigli utili tratti dall’esperienza personale, si è aggiunto quest’anno quello dedicato ai nonni. “Vista l’importanza intergenerazionale – spiega Angela Mencarelli, ceo di La Fabbrica – è stato deciso di aprire un nuovo canale ‘silver’ dedicato ai nonni, con tanto di pagina Facebook e video tutorial, per aiutare chi ha difficoltà a capire regole e modi di utilizzo degli strumenti digitali, magari facendosi accompagnare dai propri nipoti, in una sorta di tutoring reciproco”.
L’interazione e il dialogo tra componenti della famiglia, aggiunge Federica Manzoni, è un altro elemento che caratterizza il progetto NeoConnessi all’interno del quale si integra il coinvolgimento della scuola: educatori e bambini possono condividere – a casa o in classe – una serie di giochi online, tra cui il nuovo CodyMaze, un edugame pensato per insegnare ai più piccoli le basi teoriche della programmazione informatica e del pensiero computazionale e trasferire loro le conoscenze fondamentali per diventare internauti consapevoli.
Condivisione e partecipazione sono elementi centrali anche di un’ulteriore novità di questa edizione di NeoConnessi per l’anno scolastico 2021-2022: un libro illustrato della scrittrice per l’infanzia Antonella Antonelli “Nati digital – Storia per piccoli esploratori curiosi”, realizzato in collaborazione con Polizia di Stato allo scopo di fornire un ulteriore supporto didattico per affrontare il tema della sicurezza in rete. Il testo fa parte di un kit a disposizione delle scuole (che possono essere segnalate anche dai genitori attraverso un form presente sul sito), in linea con le indicazioni tematiche della cittadinanza digitale previste dal Miur, composto da: 2 guide per i docenti, 50 copie del libro, 50 cartoline per coinvolgere le famiglie e 50 flyer per i nonni. “L’idea – spiega Angela Mencarelli – è che siano i bambini a consegnare le cartoline e i flyer a nonni e genitori, rendendosi protagonisti del fondamentale patto che lega nel comune scopo educativo scuola, alunni e famiglie.
Un ruolo centrale per il successo dell’iniziativa ovviamente lo svolgono i docenti, incentivati a partecipare al progetto educativo anche per la disponibilità di consulenza off erta dagli esperti su temi di interesse pedagogico e per l’opportunità di usufruire di un apposito corso certificato, valido per l’assolvimento dell’obbligo formativo (30 ore).” A integrazione e completamento dell’iniziativa, WindTre offre sul sito una specifica soluzione in tema di sicurezza e rischi legati all’uso del web: l’app di parental control Family Protect, disponibile per le famiglie con ragazzi under 14, che risponde allo stesso tempo sia alla necessità di connessione dei più giovani sia all’esigenza di protezione da parte dei genitori.