Secondo l’ultimo rapporto “State of the Industry” pubblicato da Dunnhumby, società specializzata nella customer data science nel settore retail, i retail media stanno vivendo un’impennata di investimenti senza precedenti a livello globale. Nel 2021, si prevede che gli inserzionisti avranno aumentato la spesa per i siti web e le app di vendita al dettaglio di circa il 55% nell’area Emea e del 38% negli Stati Uniti. Forrester prevede che entro la fine del 2022 il settore globale dei retail media potrebbe valere circa 50 miliardi di dollari, senza alcun segno di rallentamento.
Il report, all’interno del quale è inserita una mappa dei principali network di retail media a livello globale, evidenzia come i retailer grocery di tutto il mondo stiano sempre più guardando al retail media per compensare l’aumento dei costi, i margini ridotti degli acquisti online e le reazioni al covid. L’opportunità è data dalla vendita del servizio media a società di beni di largo consumo che vedono nei retail media l’obiettivo strategico di perseguire risultati effettivi e con la massima rassicurazione circa la sicurezza del contesto in cui i brand sono pubblicizzati. “La combinazione di dati di acquisto e di loyalty – spiega Julie Jeancolas, head of media and customer engagement products, di Dunnhumby – e il collegamento diretto tra la spesa di marketing e le vendite rappresenta una proposta molto allettante per i brand”.
Nonostante l’opportunità rappresentata dai retail media, emerge anche un’offerta tutt’ora carente. Una nuova ricerca delle principali agenzie di media e società di beni di largo consumo mostra un basso livello di soddisfazione su diversi importanti elementi delle attuali offerte presenti sul mercato. Aspetti cruciali come il targeting, la misurazione, il pricing, l’attivazione e l’innovazione sono stati tutti citati come aree che necessitano di sviluppo e di attenzione.
“Dalla facilità d’uso e disponibilità dei dati al pricing dinamico e all’attivazione cross-channel, stiamo sentendo forte e chiaro che molte offerte esistenti di retail media abbiano ancora un significativo margine di miglioramento” – continua Jeancolas. – “I team di marketing delle società di beni di largo consumo e le loro agenzie media hanno bisogno di un alto grado di sicurezza che i loro investimenti di marketing diano un contributo diretto alle vendite, e molte offerte di retail media esistenti devono migliorare la loro proposta per dare questa garanzia”.