La quasi totalità degli italiani (97%) presta attenzione alla sostenibilità ambientale, fattore che – unito all’aumento dei costi dell’energia e del carovita – influenza i comportamenti quotidiani e le piccole grandi scelte del 77% della popolazione. Questo è il quadro che emerge dall’indagine “La casa sostenibile” di Gpf Inspiring Research per Taskrabbit, il network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti, che ha condotto una ricerca a maggio-giugno 2022 con metodologia Cawi su un campione di 700 persone nella fascia 18-75 anni.
I dati della ricerca dimostrano la sensibilità ambientale degli italiani e la volontà di declinare questo impegno in azioni concrete nella vita di tutti i giorni: dalla differenziazione dei rifiuti (83%) al cercare di utilizzare il meno possibile il condizionatore (50%). Un capitolo interessante è quello che riguarda l’efficienza energetica degli elettrodomestici, tema profondamente legato anche all’aumento del costo dell’energia che ha colpito il nostro paese negli ultimi mesi: l’87% dichiara di controllare la classificazione energetica degli elettrodomestici prima di acquistarli.
Gli intervistati ritengono che le principali soluzioni da adottare nella vita di tutti i giorni per arginare il caro prezzi siano evitare gli sprechi alimentari (80%), ridurre i consumi di acqua, luce e gas (78%), usare lampadine a led (77%) e spegnere gli elettrodomestici quando non sono in uso (74%).
Il desiderio di rendere la propria casa sempre più sostenibile richiede anche interventi e piccoli lavori finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, dall’installazione di vetri ad alta efficienza energetica (49%) e alla sigillatura delle finestre (21%) per ovviare al problema degli spifferi, fino al cambio del rubinetto in caso di perdite (85%) e all’installazione di un soffione ad alta efficienza per risparmiare acqua sotto la doccia (28%).
Lo stile di vita più sostenibile si riflette anche in un’attenzione particolare nell’acquisto e nella gestione dei mobili: il 68% preferisce infatti comprare mobili robusti e che possano eventualmente essere riparati, mentre il 20% predilige acquistare mobili usati presso mercatini o antiquari.
