Oltre un terzo (35,5%) degli acquisti digitali degli italiani viene concluso attraverso un digital wallet, metodo di pagamento più utilizzato online nel 2023. Seguono carte di credito (26%) e prepagate (24%), mentre l’uso del contante si riscontra solo nel 2,5% dei casi. All’interno dei punti vendita fisici, il bancomat ha superato – seppur di poco, per il momento – l’utilizzo del contante, rappresentando circa il 35% dei casi contro il 33% dei contanti.
Queste sono le principali evidenze, a partire dalle quali, esperti e aziende leader del settore si sono confrontati il 28 giugno in occasione della quinta edizione di Netcomm Focus Digital Payment, dal titolo “Payment evolution & customer engagement”, appuntamento di riferimento sull’evoluzione dei pagamenti digitali del consorzio Netcomm, di cui Promotion è media partner.
Durante l’evento sono stati affrontati temi chiave quali l’importanza dei digital payment come leva di marketing nella relazione omnicanale tra brand/retailer e cliente, i servizi finanziari evoluti che consentono di semplificare l’esperienza di acquisto online e offline, le opportunità e le sfide tecnologiche tra blockchain ed euro digitale, anche alla luce delle nuove proposte legislative, presentate dalla Commissione Europea.
“Le modalità di pagamento – ha sottolineato durante il convegno Roberto Liscia, presidente di Netcomm – sono un elemento cruciale nella relazione tra cliente e merchant. Confrontando lo stato di sviluppo del digital payment in Italia rispetto al resto del mondo il divario è ancora molto evidente. In un’ottica di fluidificazione dei processi legati ai pagamenti, l’euro digitale – la moneta elettronica dell’Unione Europea – potrà davvero costituire un’innovazione con enorme potenziale per la sua sicurezza e garanzia implicita già a livello progettuale, fattori che favoriranno una maggiore circolazione delle merci in Europa. La vera sfida sarà l’adozione di massa, che potrebbe realizzarsi in 5 anni”.
Sebbene il digital wallet sia un metodo di pagamento più in uso negli acquisti di beni digitali e servizi che di prodotti fisici, secondo l’ultima rilevazione di Netcomm tale distinzione si è assottigliata (36% vs 33%). Il primato del digital wallet cela però un attaccamento degli italiani a metodi di pagamento più tradizionali: se consideriamo che gran parte dei pagamenti tramite digital wallet si appoggiano su una carta di credito o prepagata, è possibile affermare la netta prevalenza dell’utilizzo di carte (82%) per concludere l’acquisto, rispetto ad altri mezzi, come contanti, bonifici o buoni.
Anche negli acquisti in negozio, mentre cinque anni fa più della metà (il 55%) dei pagamenti erano effettuati in contanti, oggi il panorama è molto cambiato: il contante ha perso 22 punti percentuali – con una quota del 33% nel 2023.
Inoltre, sono cresciute nuove forme di pagamento associate allo smartphone, come le carte di credito contactless che, anche grazie alla smaterializzazione della carta nelle app, hanno quasi triplicato la quota di utilizzo, passando dal 5,5% nel 2018 al 15,5% di oggi.
Secondo i dati di Netcomm NetRetail, su 100 acquisti online, più della metà sono originati da un dispositivo mobile, smartphone o tablet. Mentre la quota di acquisti via tablet è rimasta costante negli ultimi cinque anni, a crescere è stata quella tramite smartphone, passata dal 13% ad oltre il 50% negli ultimi sei anni. Considerando gli acquirenti under 25, il fenomeno è ancora più evidente: due acquisti su tre sono realizzati tramite lo smartphone.