Nestlé, primo report di impatto sociale in Italia

Redazione07/10/2024

Educazione alimentare, sostegno alle famiglie, salute e benessere nutrizionale, sicurezza sul lavoro: Gruppo Nestlé Italia presenta i risultati delle attività svolte nel 2023 nel primo studio di impatto sociale, realizzato in collaborazione con Luiss business school e Scs consulting.

Lo scorso anno sono stati destinati più di 3,5 milioni di euro a progetti di rilevanza sociale nel nostro paese; il report analizza le ricadute positive generate nei diversi ambiti, raggruppati in macroaree di intervento.

Attraverso la collaborazione con associazioni ed enti benefici, come il Banco Alimentare, il gruppo ha donato nel 2023 prodotti alimentari per oltre 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, a cui si aggiungono donazioni di natura monetaria per un totale di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).

Tra i destinatari dei progetti Nestlé anche i più giovani.  Sempre nel 2023 oltre 140mila i bambini e i ragazzi sono stati coinvolti in iniziative su temi come la corretta nutrizione, la sensibilizzazione sull’uso dell’acqua, la cura e il rispetto degli animali domestici.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia – di condividere il nostro primo Report di impatto sociale, che certifica l’impegno e la responsabilità nei confronti delle nostre persone e delle comunità in cui operiamo, le quali rappresentano i capisaldi del nostro modello di business. Sono diverse le misure e i progetti che abbiamo promosso per generare un impatto positivo e duraturo, con il desiderio di creare un futuro migliore per tutti. Gli importanti risultati conseguiti ci spingono a lavorare con ancora più entusiasmo e dedizione, nella convinzione che la nostra crescita come azienda e come individui sia strettamente legata al valore sociale che riusciamo a generare ogni giorno con il nostro lavoro”.

Nell’ambito del sostegno alla genitorialità, il 91% dei padri o secondi caregiver che lavorano per l’azienda ha usufruito della “Nestlé baby leave”, un congedo di 3 mesi retribuito al 100%. Una percentuale più alta rispetto al dato nazionale che ha visto nel 2022 il 64% dei padri richiedere il permesso di 10 giorni previsto dalla legge alla nascita di un figlio.

L’azienda ha inoltre contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi 75.000 euro, oltre a più di 58.500 euro di prodotti alimentari per la prima infanzia forniti gratuitamente ai neogenitori.

Il report completo, intitolato “Il nido che condividiamo”, si può consultare sul sito Nestlé.

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