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a premi (map): la Finanziaria 1998
ha infatti fissato dall’1 gennaio
1998 il costo complessivo delle
operazioni a premio nei riguardi
di soggetti Iva nel 21% d’indetrai-
bilità dell’Iva o imposta sostitu-
tiva e nell’indeducibile ritenuta
alla fonte del 25% del valore del
premio comprensivo d’Iva. Corri-
spondere uno sconto in natura si-
gnifica dunque risparmiare un no-
tevole importo, e di questi tempi è
un vantaggio di non poco conto”.
Un aspetto fondamentale da sot-
tolineare è che le carte prepagate
non possono essere utilizzate nel-
le map, la cui normativa prevede
che i premi non possano essere
riconducibili a denaro. Le prepa-
gate possono essere utilizzate solo
come omaggi o come equivalente
di sconto in natura regolamentato
da un accordo scritto tra azienda
concedente e soggetto ricevente
(per esempio, tra un’azienda di
largo consumo e i grossisti e/o i
rivenditori). Gli sconti, i premi e
gli abbuoni in natura sono ope-
razioni commerciali (tra impresa
e cliente) configurate dall’art. 15
della legge sull’Iva e si differen-
ziano dagli omaggi, perché sono
collegati alla vendita di un altro
bene, e dalle manifestazioni a
premio perché gli sconti in natura
sono accordi contrattuali stipula-
ti con il singolo cliente, mentre i
concorsi e le operazioni a premio
sono rivolti a una collettività di
soggetti.
In numerosi casi il confine tra
sconti in natura e manifestazioni
a premio è tuttavia difficile da in-
dividuare, ed è anche per questo
ma non solo che la società Enrico
Principiano si appoggia a un pool
di affermati fiscalisti nazionali e
internazionali, insieme ai quali
studia l’operazione con l’azienda
cliente e risponde a ogni quesito
e problema. Un altro punto chiave
ai fini fiscali è la distinzione tra
ambito commerciale e ambito di
lavoro: se la carta prepagata viene
data al cliente (grossista, rivendi-
tore) siamo nell’ambito commer-
ciale, se invece viene data all’a-
gente/venditore siamo nell’ambito
del rapporto di lavoro (l’agente ha
un’integrazione provvigionale, il
dipendente un fringe benefit) e
quindi è soggetta a un regime fi-
c
opertina
ENRICO PRINCIPIANO
Oltre alle carte prepagate, che
costituiscono il suo core business
(valgono l’80% del fatturato), la società
Enrico Principiano propone anche i buoni
benzina, rodato ed efficacissimo strumento
utilizzato per l’incentivazione, il cui
acquisto diretto è stato abbandonato da
molte aziende per complessità gestionali e
operative. “Proponiamo il legale recupero
di questo gradito strumento – dice
Principiano - tramite il nostro ‘Appalto
di servizi’, con cui l’azienda non è più
direttamente coinvolta nell’acquisto dei
buoni benzina e assicuriamo la gestione
globale delle consegne dei buoni
sull’intero territorio nazionale.”
È TEMPO DI RILANCIO PER I BUONI BENZINA
scale più complesso. “La nostra
agenzia – spiega Principiano – è at-
tualmente considerata un osserva-
torio avanzato sullo stato dell’arte
della normativa italiana in mate-
ria di iniziative promozionali e
sull’utilizzo delle modalità ope-
rative più economicamente per-
corribili. Infatti, oltre allo sconto
in natura, nei casi previsti sugge-
riamo ai nostri clienti l’utilizzo
della normativa degli omaggi e/o
spese di rappresentanza, motiva-
ti da pubbliche relazioni o tali da
generare, anche potenzialmente,
benefici, anche in coerenza con le
pratiche commerciali del settore,
rispettando il plafond deducibile
previsto rispetto al ricavo annuo
(l’1,3 % da 0 a 10 milioni, lo 0,5%
da 10 a 50 milioni, lo 0,1% oltre)”.
La società Enrico Principiano
opera nell’ambito di uno speci-
fico contratto di “Appalto di ser-
vizi”, acquistando direttamente e
consegnando beni ai destinatari
dell’operazione d’incentive qua-
li trade o collaboratori del tra-
de, ed emettendo nei confronti
dell’azienda cliente una fattura
di servizi, riassuntiva dell’intera
operazione (compreso il compen-
so dell’agenzia, previsto in % dei
beni erogati), e non una fattura
di beni. “Lo sconto in natura e/o
l’omaggio – sottolinea Principia-
no - vengono da noi ufficialmente
corrisposti ai destinatari previsti,
con indubbi benefici aziendali,
quali semplicità gestionale e non
pubblicizzazione del valore del
bene/sconto/omaggio corrisposto;
inoltre assistiamo la nostra azien-
da cliente nella realizzazione di
singole pattuizioni contrattuali
bilaterali, quale procedura che
legalmente esclude la manifesta-
zione a premio. Ma la cosa che più
conta è che parliamo la stessa lin-
gua sia del direttore commerciale
sia del direttore amministrativo
delle nostre aziende clienti”.
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luglio 2012