Il termine “customer complicity”, in origine, riecheggiava nelle aule giudiziarie per definire il comportamento di acquisto di prodotti contraffatti di noti brand. Atto illecito sia per quanto attiene la produzione e vendita sia per quanto concerne l’incauto acquisto del consumatore che si fa complice dei contraffattori. Da una quindicina d’anni si studia invece la complicità anche come fenomeno tribale (sia in relazione ai consumatori che sui social diventano sodali nell’agire contro un’azienda, gli hater, sia...