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20 gennaio 2012

dotti alimentari costituiscono una delle categorie ceologiche che da qualche tempo si stanno cciando strategicamente al licensing, dopo attoli, scuola e abbigliamento. Non è più raro, tti, trovare sugli scaffali referenze continuative me pasta, prodotti freschi, preparati a base prosciutto o pollo, surgelati il cui marchio è iancato ai character, i personaggi dei cartoni nimati. Con grande successo, non solo di ubblico: in un periodo in cui l’attenzione ai modelli di consumo alimentare dei bambini e alla qualità dei prodotti alimentari industriali è particolarmente sentita, potere spiegare tramite personaggi amati dai bambini concetti di educazione alimentare come le giuste porzioni, l’assenza di coloranti, di grassi idrogenati mette d’accordo mamme e bambini. Uno studio condotto dall’università della Pennsylvania rivela peraltro che le scelte alimentari dei più piccoli sono influenzate dai personaggi dei cartoni animati: i bambini tra i 4 e i 6 anni preferiscono mangiare cibi che sulla confezione riportano le immagini di personaggi dei cartoni animati di cui possono seguire le gesta in tv o sugli schermi

o che si può citare è quello di Ham Cotto, linea di preparati di Raspini su licenza sney a base di prosciutto e verdura che guono gli standard Disney “Daily Amount uidelines”. Altri casi sono quelli della linea ivate label Iper Kids del gruppo Finiper e Club 4-10 di Coop. Nel primo caso, con

la linea marchiata

Doo Bros) a tiva

Le attività di Licensing, utiLizzate già da tempo per

tegni promozionaLi tattici, cominciano a essere poste anche per referenze continuative

Anche nell’alimentar si afferma il character

Licensing

fornisce ai bambini da 3 a 8 anni gli elementi base per cominciare a individuare un’alimentazione equilibrata, pur senza essere troppo puniti nei confronti dei sapori, tramit gelati, surgelati a base di verdu e snack appetitosi ma controllati

negli ingredienti (non ci sono grassi idrogenati, né coloranti artificiali né conservanti) e nelle porzioni. Nel secondo caso Coop ha deciso di promuovere concretamente un corretto stile di vita per prevenire il sovrappeso e l’obesità infantile, un fenomeno che in Italia riguarda addirittura un bambino su tre, proponendo una trentina di referenze (anche in questo caso surgelati, gelati, cereali) firmati Looney Tunes (sempre Warner Bros) studiati con il contributo e la supervisione di un comitato scientifico costituito da Ecog (European childhood obesity group), il più autorevole organismo europeo nel campo dell’obesità infantile, e da Sio (Società italiana obesità) particolarmente adatti a comporre una dieta bilanciata per bambini: infatti ogni ricetta è studiata per contenere l’apporto calorico e ridurre la presenza di grassi, zucchero e sale.

Ma non è tutto così semplice: i margini dei prodotti alimentari sono notoriamente bassi, e anche se le royalty sul fatturato richieste dai licensor per l’utilizzo dei personaggi su questa categoria si situano a un livello molto più basso rispetto a quelle richieste su altre categorie, queste pesano comunque sui conti economici delle aziende alimentari, già troppo spesso esposti ai rischi di fluttuazioni delle materie prime (il caso dei succhi di frutta in stagioni dai raccolti non ricchi) o da flussi stagionali imprevedibili (il caso dei gelati confezionati il cui fatturato è sensibile alle temperature medie estive). Questo genere di attività deve quindi essere ben ponderato e strategicamente sostenuto nel medio-lungo periodo.

Paolo Lucci, www.brandbdjam.it - www.kazachok.it

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