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gennaio 2011 93

lungo. Agli intermediari della filiera promozionale (importatori e distributori, ma anche produttori) si richiederà un criterio di scelta più razionale per rispondere alla domanda di sostenibilità e maggiore inventiva nel selezionare l’offerta. Potrà trattarsi anche di prodotti tradizionali, già ampiamente presenti e graditi ai consumatori, ma certificati da enti indipendenti che ne garantiscano la sicurezza e la conformità alle norme europee, che dimostrino di essere stati realizzati nel rispetto di norme di equità sociale oltre che dell’ambiente. Con questo criterio potrebbero essere individuati molti altri prodotti che finora hanno fatto una comparsa sporadica nel sistema premiante: quelli appunto equosolidali o altri (per esempio l’artigianato italiano che ha validi elementi di qualità

Si dovrebbe innanzitutto offrire prodotti utili e riutilizzabili a lungo, realizzati in materiali che non richiedano un’enorme quantità di energie non rinnovabili

complessiva), trascurati per seguire la facile strada del me-too che rende ormai i cataloghi una fotocopia di altri. Andrebbe insomma riscoperta e rivitalizzata la tradizione. Un altro aspetto da considerare riguarda gli imballi che contengono premi e regali: la tendenza sarà quella della semplificazione, evitando l’over pack e dando la preferenza a materiali di confezionamento facilmente smaltibili. Infine, uno sguardo sui supporti utilizzati per veicolare le iniziative promozionali: volantini, schede, bollini, cartoline concorso e altri elementi ancora. I vari tipi di carta

e cartoncino spesso sono accoppiati con altri materiali, complicando il riciclo; anche gli inchiostri non sempre offrono garanzie di basso impatto ambientale. Una revisione sarebbe utile, considerando anche che si potrebbe incrementare l’impiego di soluzioni informatiche che rimandano il consumatore a iniziative online o all’uso di qr code per conoscere la promozione e prendervi parte.

La responsabilità di un comportamento ecologicamente corretto non ricade solo sulla filiera promozionale, ma coinvolge anche il consumatore finale, per quanto riguarda l’uso che

farà di premi e regali e il loro “fine vita”, che non deve costituire un rebus circa il cassonetto in cui è indispensabile riporli. I consumatori vanno invitati a usare e riusare i prodotti, eventualmente a scambiarli e infine a smaltirli in funzione del materiale di cui è composto il prodotto. Le promozioni ecosostenibili devono nascere e svilupparsi da una stretta collaborazione fra azienda o insegna della distribuzione, filiera promozionale e consumatore. Quindi promozioni innovative che aiutino la marca e le insegne, sistema premiante utile, bello e il più possibile amico dell’ambiente, consumatori consapevoli che l’extra gain ottenuto con il premio deve apportare un vantaggio anche all’ambiente.

*Titolare di Ad Personam – contatti@adpersonam.eu

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