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Time out
di Pier Giorgio Cozzi
Caramelle e Bibbia
Una volta noi italiani provincialotti, davanti a fatti o affermazioni roboanti
giunteci d’oltre Oceano (l’Atlantico, per noi europei), dicevamo: “è un’ameri-
canata!” dando così la patente di inverosimile al fatto o alla diceria. Ha tutte
le caratteristiche di un’americanata, ma il fatto è vero, la notizia che alla
fiera delle caramelle e degli snack di Chicago, un intraprendente imprendi-
tore (quanto devoto a Dio non è dato di sapere, certo devoto al dollaro, nel
quale egli come tutti i suoi compatrioti ardentemente trusts) ha presentato
caramelle incartate con le Sacre Scritture, per diffondere il Vangelo. “La
nostra missione è raggiungere un pezzo di mondo per volta con la parola
di Dio e questo accade ogni volta che
si mette in bocca una caramella”, rac-
conta l’evangelizzatore Brian Adkins,
la mente di queste goloserie, la cui
fabbrica ha tutta una linea di prodotti
a tema religioso (caramelle ai vari gu-
sti: “each flavor a sentence”, bevande,
confezioni cofanetto e via così) che ri-
corda come la lettura sia il modo mi-
gliore per diffondere i Vangeli. Uno dei
best seller di questa azienda è la Jelly Bean Prayer, che ha una preghiera
abbinata a ogni colore: il nero rappresenta il peccato, il bianco, ovviamente,
l’espiazione.
Confessiamo – per rimanere in argomento – che l’idea ci è apparsa estrosa
in chiave di marketing del prodotto e del target di riferimento. Ma non nuo-
vissima: è da mo’ che qui da noi con massime sentimentali si incartano Baci
di cioccolato; in Cina inglobano fortune teller messages nei biscotti già dai
tempi della Grande Muraglia… per dire.
E poi, quando finiscono le caramelle, anche “le vie del Signore sono finite”?
Il gadget nel pallone
Il calcio è capace di generare un business indotto davvero ragguardevole.
Uefa Euro 2012, la rassegna pallonara europea, appena di poco sotto a
quella mondiale per interesse, in cui si sono cimentate le squadre naziona-
li del nostro continente, ha scatenato la corsa alla produzione del gadget
realizzato espressamente per l’occasione. Le aziende produttrici si sono
impegnate a fondo e sul mercato hanno fatto la loro comparsa figurine, le
immancabili mascotte dell’evento, le altrettanto immancabili sciarpe, por-
tachiavi, teli da mare tazze, trombe trombette e spellamani da applauso,
microcopie del trofeo in palio, palloni e bevande in lattine ad hoc… Insom-
ma, tutta la mirabilia che ben conosciamo e che vediamo addosso o nelle
mani dei frequentatori degli stadi, venduta on line e sulle bancarelle per
la gioia di collezionisti e tifosi. La scelta dell’oggettistica tiene conto della
qualità del target cui s’indirizza, i tifosi appunto. Che non vanno per il sottile
quando si tratta di accaparrarsi un oggetto con la squadra (nazionale) del
cuore. Forse per questo ha fatto la sua comparsa anche la carta igienica:
rotoli supereconomici costellati delle bandierine dei partecipanti, realizzati
per l’occasione. Mah.
e dettagli, soprattutto per quanto
riguarda i conti correnti. Nel mon-
do degli apparati mobile (cellula-
ri, smartphone e tablet), la rete è
invece diventata il principale
canale informativo, con una
prevalenza per i forum e i blog.
I dati confermano un ricorso ai
nuovi media destinato a crescere
in maniera significativa nel
prossimo futuro prefigurando uno
scenario in cui i nuovi media
supereranno i media tradizionali
come canale informativo autore-
vole nelle decisioni di acquisto, in
grado d’influenzare le scelte in
maniera rilevante.
Ma chi è il consumatore attento ai
nuovi media nei processi di
acquisto? Il profilo emerso è
quello di un consumatore consa-
pevole, che attribuisce grande
importanza al reperimento di
informazioni su prodotti e servizi
che intende acquistare. Per questo
utilizza i diversi canali informati-
vi durante tutto il processo di
acquisto. Questo comportamento
multicanale si manifesta con
intensità più o meno simile in
tutte le categorie merceologiche in
cui il consumatore ha una qual-
che forma d’interesse d’acquisto.
Giuliano Noci, professore ordinario di Marketing del
Politecnico di Milano.
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ercati &
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arketing
SCENARI
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luglio 2012