< Previous28 IL PUNTASPILLI di Marilde Motta TITOLARE di AD PERSONAM contatti@adpersonam.eu www.adpersonam.eu SCENARI Un paio di antefatti. Anni fa, quindi non in tempi di panico da inquinamento, in questa stessa rubrica scrissi un artico- lo che metteva in dubbio la sostenibilità ambientale delle promozioni. Pensavo a inchiostri e vernici da grattare, le cui componenti chimiche non erano del tutto innocue, pensavo ai tanti gadget in plastica che ave- vano vita breve e alle tonnellate di mate- riale pop il cui smaltimento aveva una sola direzione: la discarica tombale (o peggio la dispersione nell’ambiente). Il secondo an- tefatto è di qualche giorno fa: una normale visita al supermercato mi mette di fronte a un floorstand promozionale di Ferrero Kin- der 7 Cereali. Nell’espositore in cartonato erano inserite alcune coppette di plastica contenenti i cereali, cibo vero, della gam- ma presente nei biscotti Kinder 7 Cereali. Dunque, un biscotto “salutista” che non solo spreca materia prima commestibile, ma si presenta anche in un floorstand il cui smaltimento è piuttosto problematico (al termine della promozione che fine faranno il cartone, le coppette di plastica e i cereali contenuti?). Vorrei che si ricordasse che l’allarme sullo stato di salute del pianeta fu lanciato dal “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, realiz- zato dal Club di Roma nel 1972, quindi 47 anni persi invece di prendere provvedi- menti. Industria di marca, distribuzione e le agenzie di comunicazione, che per loro creano le campagne per porre in relazio- ne i consumatori con i brand (e i sottesi prodotti e servizi), non si sono mai poste il problema dell’impatto ambientale di tutti i materiali di comunicazione. Ora, nel mo- mento dell’emergenza rifiuti, dell’ondata di entusiasmo per l’economia circolare e di odio irrazionale per la plastica, ci si ritrova a disperdere parole in dibattiti invece di agire. Certo ci sono certificazioni, come la Iso 14001, le varie ecolabel europee e una miriade di sigle come la Energy Star, Fsc, Pefc, Green Seal, Msc che al consumatore finale dicono ben poco, quando invece avrebbe bisogno di chiarezza e certezze nel momento in cui deve scegliere un prodotto e preferire un brand virtuoso. La responsabilità personale del consumatore viene chiamata in causa, ma se le muni- cipalizzate dei servizi ambientali spiegano in che bidone mettere il poliaccoppiato che conteneva il latte, che ne è di tutti i supporti di comunicazione che svolgono la loro funzione segnaletica sul punto di vendita o fuori e hanno guidato proprio la scelta del consumatore? C’è una concatenazione evidente che coin- volge tutte le discipline di comunicazione on e offline (anche produrre un bit ha un impatto ambientale, anche un evento deve conformarsi allo standard internazionale Iso 20121 per essere sostenibile), in tutte le occasioni in cui si manifestano e per tutti i materiali usati. Ci sono diversi livelli di responsabilità che si intrecciano fra industria di marca, retail e agenzie. L’ultimo anello, il consumatore, dovrà chiedere un rendiconto a chi si pone dal lato dell’offerta. Industria di marca, distribuzione e le agenzie di comunicazione che creano le campagne per porre in relazione i consumatori con i brand, non si sono mai poste il problema della sostenibilità ambientale di tutti i materiali di comunicazione Da considerare anche l’impatto ambientale della comunicazione Promotion NOVEMBRE DICEMBRE2019Per arrivare dove si trova adesso – tra le 500 agenzie italiane di mar- keting e comunicazione più grandi e al 56° posto tra le più solide finanziariamente, secondo lo studio di settore di Plimsoll del 2019 – GRUPPO FMA ha compiuto un lungo viaggio. Un viaggio iniziato nel lontano 1985, anno in cui l’agenzia fondata da Aurelio Girelli esordì sul mercato, con focus sui servizi di field marketing e che ha stravolto i paradigmi dell’epoca, mettendo, prima tra tutti, il consumatore al centro, rendendolo protagonista e non fruitore passivo del messaggio. Poi l’evoluzione e la svolta – a partire dal 2015 – con l’ingresso di An- tonio Pagani e Milan Soleil nella compagine sociale, rispettivamente Managing Director e CFO/COO e con l’uscita dal gruppo di FMA Roma nel 2018. Con Aurelio Girelli e Annarita Agostini (AD sede di Rimini) è stato dato il via alla ristrutturazione e al riposizionamento come network di consulenza strategica e comunicazione specializzato in soluzioni Om- nichannel di Brand Activation e Consumer Engagement. “The Engage Agency” è il nuovo payoff che sottolinea la massima centralità alla relazione d’ingaggio con il consumatore, di cui GRUPPO FMA conosce a fondo behaviour e journey grazie a suoi 35 anni d’attività nel field marketing, e traduce le intuizioni (insight) in Relevant Concept Idea che vengono declinate in campagne curate in ogni dettaglio, dentro e fuori dai punti di vendita, on e offline. “Da una parte – spiega Antonio Pagani – abbiamo ripensato il mo- dello di evento che oggi, anche per mezzo dell’apporto delle tecnologie digitali, si configura come un nuovo touchpoint tra brand e consuma- tori, un luogo dove informarsi, apprendere ed emozionarsi. Dall’altra l’expertise dell’ultimo miglio e del First Moment of Truth ci consente di realizzare campagne di marketing che all’innovazione e alla creati- vità uniscono l’approccio store-back, e ciò ha convinto aziende come Ferrero, PepsiCo, P&G, Heineken, Lavazza, Cameo e Gruppo PSA a vederci come partner e non più come fornitori”. “I risultati del nuovo corso sono più che incoraggianti: nel 2018 il fattu- rato è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente, e il bilancio del 2019 confermerà sicuramente il trend – aggiunge Milan Soleil. Stia- mo investendo in nuove competenze e il 2020 inizierà con l’ingresso di CheckBonus – piattaforma di proximity marketing – al nostro fianco negli uffici di Milano e con un piano di sviluppo molto aggressivo”. “Abbiamo trascorso la nostra intera vita professionale – conclude il presidente del Gruppo Aurelio Girelli – al fianco dei consumatori e al servizio delle grandi aziende. Siamo nati e cresciuti assieme alla grande distribuzione. Abbiamo assorbito e fatto nostri nel tempo i nuovi linguaggi della comunicazione. Un’evoluzione naturale per noi di Gruppo FMA, resa possibile da un solido knowhow e da un team di professionisti affiatati e competenti”. GRUPPO FMA La Factory Agency che offre il mix perfetto tra strategia, creatività ed execution nella realizzazione di progetti di comunicazione e operazioni promozionali mettendo al centro l’Experience del consumatore. Da sinistra: Antonio Pagani, Milan Soleil, Aurelio Girelli e Annarita Agostini I SERVIZI DI GRUPPO FMA • Shopper & Brand Activation: attraverso attività promozionali che danno rilevanza all’atto d’acquisto, in Italia e all’estero: operazioni a premio, cashback, instant win, loyalty program, collection. • Retail Development & Design: sviluppo di store format innovativi, shop in shop, temporary store, corner, concept store. • Customer Marketing: progetti di category management, visual merchandising e sviluppo di nuovi canali distributivi. • Creativity: una Think-Tank creativa per rimodellare il processo d’acquisto dei consumatori • Events & Street Marketing: Eventi, Road Show, Incentive che conquistano consumatori e “client” attraverso l’experience. • Strategy & Consulting: Workshop, seminari, master class in azienda e analisi data-driven per guidare il business dei clienti. www.gruppofma.it Promotion Magazine per Gruppo FMA30 SCENARI Promotion NOVEMBRE DICEMBRE2019 LA SFERA DI CRISTALLO di Andrea Alemanno GROUP DIRECTOR di IPSOS PUBLIC AFFAIRS andrea.alemanno@ipsos.com www.ipsos.com @andreaalemanno Di fronte a una crisi inter nazionale che pare nuovamente affacciarsi all’orizzonte, gli italiani reagiscono come al solito,cercando di risparmiare il più possibile e creando quel cuscinetto di riserve che pochi anni fa è stato un imponente ammortizzatore sociale Con un pensiero alle occasioni colte o perse durante il Black Friday, uno al meteo, uno al Governo e uno al mondo, l’italiano si appresta a lanciarsi nel nuovo anno, carico di sentimenti contrastanti. Il Black Friday, una delle ultime festività laiche capace di spingere l’ottimismo nei consumi di massa, è una buona parabola di come stiano andando le cose in questi tempi. Nasce nei primi anni ‘60 nella distribuzione tradizionale, esce dai confini americani solo 10 anni fa ed è atterrato in Italia da poco, diventando un elemento centrale nelle vendite e nelle campagne comunicative prenatalizie. Si calcola che riesca a molti- plicare le vendite 7/8 volte rispetto a un normale venerdì, incrementando soprattutto le vendite offline; inoltre genera un enorme traffico nei negozi, assai utile in vista degli acquisti natalizi. Contrariamente a quanto si pensi, la velocità delle offerte digitali non elimina il ruolo del negozio fisico, ma lo rende complementare; la pensano così il 57% degli italiani. La tecnologia che elimina il contatto umano genera invece un diffuso scetticismo. Quindi il nuovo percorso agli acquisti (path to purchase) è sempre più fluido e omnichannel, l’esperienza fisica completa l’esperienza online, aggiungendo alla velocità e alla convenienza un senso di reale, l’aspetto umano, che comunque ci rassicura, ci attrae, ci rasserena. Abbiamo tutti bisogno di essere rasserenati, perché sembrano delinearsi sfide che spaventano o almeno preoccupano. Sfide economiche e ambientali, che fanno vacillare le certezze sul futuro. La crisi sembrava essersi lenta- mente ridimensionata (anche se il pil è an- cora inferiore a quello del 2008), le cose via via stavano migliorando, se comparate con alcuni anni fa. Il rapporto Acri racconta però di come questo miglioramento non con- vinca del tutto i cittadini, preoccupati che l’Italia si possa di nuovo trovare impreparata di fronte a una nuova crisi internazionale. Gli italiani reagiscono come al solito, cer- cando di risparmiare di più e creando quel cuscinetto di riserve che pochi anni fa è stato un imponente ammortizzatore sociale. La serenità è messa in crisi anche dai cambiamenti climatici e dalle conseguenze sull’ambiente: quasi 4 persone su 5 nel mondo temono di trovarsi alle soglie di un disastro ambientale. Questa preoccupazione cresce anno su anno (nel 2014 solo il 12% conosceva bene il concetto di sostenibilità, nel 2018 erano il 20%, nel 2019 il 36%), e non dipende solo dall’effetto Greta o dalla diffidenza verso la plastica, ma da qualcosa di più profondo. Cresce l’idea che il mondo non possa andare avanti così e reagiamo cercando di orientare i nostri comportamen- ti, specie negli atti di consumo più semplici, ma arriveremo anche a scelte più importan- ti via via che la consapevolezza aumenterà. L’italiano che inizia questo 2020 ha ancora tanta voglia di festeggiare, ma è più guardin- go di quello del 2019 e si prepara a vivere all’insegna di un consumo più consapevole, più attento agli aspetti economici e am- bientali. Farà domande alle quali dovremo essere pronti a rispondere. Buon 2020! Anno nuovo, sfide nuove e una serenità ancora da raggiungere Promotion Magazine per Samsung Immaginate di acquistare una macchina nuova e, usci- ti dal concessionario, di ricevere insieme alle chiavi uno smartphone Samsung personalizzato dalla casa automo- bilistica che vi permette di essere aggiornati su tutte le novità del marchio e sui servizi offerti. Oppure che la vostra squadra del cuore premi la vostra fedeltà con uno smartphone che vi consenta di accedere a video e foto esclusivi, perfino ad un’app per vedere tut- te le partite e vivere ogni azione e gol da diverse angola- zioni al fianco dei tuoi campioni. Queste sono solo due delle molteplici possibilità offerte da SAMSUNG KNOX CONFIGURE, la piattaforma di per- sonalizzazione dei dispositivi del colosso coreano della telefonia che permette di configurare i device con profili, impostazioni ed app secondo le esigenze dell’azienda in chiave promozionale e di loyalty. SAMSUNG KNOX CONFIGURE è stato già adottato da aziende del settore automotive, bancario, sportivo e del largo consumo che hanno trovato una modalità innovati- va ed efficace per mantenersi sempre in contatto con i propri clienti, valorizzando e rendendo uniche le proprie iniziative promozionali e di grande appeal i programmi di fidelizzazione. Con SAMSUNG KNOX CONFIGURE è possibile promuo- vere e integrare il marchio aziendale sui dispositivi, com- prese le schermate di avvio animate e le app aziendali personalizzate. La piattaforma è gestita tramite cloud ed è in grado di configurare i dispositivi da remoto, in modo rapido e sem- plificato, senza necessità di rilavorazione del prodotto; la gestione, infatti, si basa sull’ associazione degli IMEI/SN al profilo specifico scelto dall’azienda senza nessuna limi- tazione di quantità. La configurazione iniziale avviene automaticamente alla prima accensione dei device: in questa fase vengono scaricati gli elementi delle schermate di avvio statiche o animate e di blocco, personalizzabili con il marchio azien- dale, i suoni di accensione e spegnimento, lo sfondo, nonché l’organizzazione di applicazioni e widget. Approfittate dell’innovativa opportunità offerta dalla piat- taforma KNOX CONFIGURE per personalizzare e rendere unici i dispositivi Samsung dedicati ai vostri clienti. SAMSUNG KNOX CONFIGURE La piattaforma che permette di personalizzare gli smartphone ed i tablet Samsung, ridisegna l’experience dell’utente in base alle specifiche esigenze dell’azienda. ALCUNE DELLE APPLICAZIONI E CONTENUTI PERSONALIZZATI • Avvio automatico di un’app dopo la configurazione del telefono • Avvio di un contenuto predefinito dopo l’accensione del telefono • Installazione automatica delle applicazioni • Personalizzazione dei contenuti nel dispositivo VANTAGGI PER IL CANALE PROMOZIONALE • Valorizzazione della brand identity • Aumento della fedeltà del cliente • Risparmio dei tempi e costi di configurazione • User experience esclusiva e unica Social big data, una miniera di informazioni per valutare le preferenze dei consumatori SMART DATA Stefano Tonella Roialty (Maps Group) Per ottenere smart data dai contenuti testuali è necessario aggiungere una serie di filtri e una componente di advanced analytics. 32 MANAGEMENT Promotion NOVEMBRE DICEMBRE2019 Ogni minuto inviamo 204 milioni di email, condividiamo 2,5 milio- ni di contenuti su Face- book, inviamo 500.000 tweet, pubblichiamo 216.000 foto su In- stagram e guardiamo 700.000 ore di video su YouTube. Con ogni click, condivisione, like e swipe, la società sta creando social big data. I social media erano nati come luogo in cui interagire principalmente con amici e familiari, ma grazie ai dati, si stanno trasformando in piattaforme di marketing e in veri e propri media. Pensate come Instagram e Facebo- ok si siano evoluti in questo senso, consentendo persino ai consumatori di effettuare un acquisto senza uscire dalla piattaforma social. A differenza dei dati storici memorizzati nel crm, i dati social sono per loro natura in tempo reale aggiornati e offrono una panoramica degli interessi dei consu- matori, consentendo di creare prodot- ti e servizi che soddisfino al meglio i loro bisogni. Ma vediamo quali informazioni “smart” si nascondono nei social big data, cominciando con distinguerli in due macro categorie: contenuti testuali (come per esempio, post su Facebook e tweet) e interazioni (like, reaction, love). Mentre i contenuti testuali sono molto utili per identifi- care il sentiment verso determinati brand, prodotti o servizi, le interazioni consentono di identificare abitudini e interessi dei consumatori, informazioni fondamentali per arricchire la profila- zione dei propri clienti. Come sappiamo, dare un senso a miliardi di data point può essere time consuming e molto difficile senza una potente tecnologia a supporto, in par- ticolare quando questi dati non sono strutturati, come nel caso dei social big data. Se il mio obiettivo è quello di personalizzare l’esperienza di loyalty per aumentare engagement e reten- tion dei clienti (per esempio creando un catalogo premi dinamico che si personalizza sulla base degli interessi del cliente), allora devo dotarmi di una soluzione tecnologica che consen- ta di trasformare l’infinità di data point presenti nel grafo sociale di un utente (big data non azionabili) in categorie di interesse, smart data azionabili in tempo reale. Guardando invece ai contenuti testua- li, il primo passo è cercare un determi- nato topic all’interno di questi dati, ma sapere quante volte è stata menzio- nata una parola è poco significativo. Per ottenere smart data dobbiamo andare oltre, aggiungendo una serie di filtri (come timeframe, fonti, paese di provenienza) e una componente di advanced analytics. Sapere che il tuo marchio è stato menzionato 2 milioni di volte nell’ulti- mo mese non è irrilevante, ma sapere che il tuo marchio è stato menziona- to 2 milioni di volte e un quarto di quelle menzioni proviene da “uomini localizzati negli Stati Uniti che hanno usato Twitter la sera del 1 maggio a causa di un articolo pubblicato sul New York Times” è infinitamente più informativo. Ogni livello di filtro e analisi fornisce insight significativi sui dati social, ma ogni volta che ci si spinge oltre, i dati diventano sempre più intelligenti. GRUPPO RONCAGLIA: CREATIVITÀ, TECNOLOGIA E DATI PER UNA CUSTOMER EXPERIENCE PERSONALIZZATA E COINVOLGENTE La capacità di costruire relazioni sempre più personalizzate con i clienti è oggi fondamentale per ogni azienda. A questo scopo, è necessario passare da una visione del cliente basata sul valore o la frequenza degli acquisti ad una più empatica, frutto di un coinvolgimento emozionale che avvicini in maniera naturale il brand ai suoi interlocutori. La chiave, secondo il Gruppo Roncaglia, sta in un Customer Experience Management che segua la relazione lungo tutto il suo percorso: “Per noi i pilastri sono creatività, tecnologia e dati”, spiega Giulia Roncaglia, amministratore unico della Roncaglia Relationship Marketing, società del Gruppo specializzata nei processi di CRM, fidelizzazione e promozione sviluppati secondo logiche innovative. “Mettiamo a disposizione dei nostri clienti il DNA creativo dell’agenzia, che è l’elemento determinante per stimolare il coinvolgimento trasferendo i valori del brand. La tecnologia — prosegue Roncaglia — amplifica il potere emozionale del contenuto e crea stupore, rendendo possibili esperienze straordinarie e multisensoriali. I dati raccolti consentono poi di profilare il consumatore, per poter dialogare con lui utilizzando contenuti rilevanti per la specifica persona”. “Definiamo questo nostro approccio Creative Relationship Marketing”, evidenzia Mafalda Lepore, head of Loyalty & Promotions della RRM. “Uniamo creatività e tecnologia dalla fase dell’engagement fino alle attività di retention, attraverso tutti i touchpoint a disposizione. Come nell’attività realizzata per Dyson AirwrapTM dove, per la prima volta in Italia, è stata utilizzata MorphCast (tecnologia che consente di leggere le espressioni del viso) per creare un’applicazione in grado di rilevare le emozioni in tempo reale e misurare il senso di gratificazione dell’utente. Ne è risultata una experience personalizzata e unica, finalizzata ad aumentare il coinvolgimento durante la prova prodotto”. Un altro risultato di questo approccio è Be Human, il programma di gamification di Unieuro Club che si affianca alla loyalty transazionale consentendo agli utenti di accumulare punti extra. In questo ambito il Gruppo Roncaglia ha realizzato il game ‘’Cercasi Protagonista’’, in cui la UX è stata personalizzata in base alle scelte dell’utente, divenuto così protagonista del gioco grazie ad un algoritmo che ha definito un percorso variabile a seconda delle diverse decisioni prese durante l’interazione. Il miglioramento della brand experience attraverso lo sviluppo di attività che stimolano comportamenti interattivi consente di ottenere contestualmente dati e informazioni, utilizzabili in tempo reale per rilasciare contenuti e rewarding mirati. In questo senso il Gruppo Roncaglia sta lavorando ad un progetto retail con un importante brand nel mondo del largo consumo, che consentirà alla marca di profilare le abitudini dello shopper all’interno dei pdv e utilizzare le informazioni per rilasciare uno sconto immediatamente utilizzabile solo sui prodotti preferiti. “Le tecnologie applicate alla relazione e alla sua gestione potrebbero snaturare la componente umana”, osserva Giuseppe Maria Ardizzone, strategic planner della RRM. “Per questo i nostri progetti di on boarding e retention vengono sviluppati attribuendo un ruolo significativo alla qualità comunicativa. Le piattaforme di CRM agevolano il processo, ma non devono sostituire lo sviluppo dei messaggi utili a sollecitare il consumatore offrendogli contenuti differenzianti, originali e attraenti, in grado di attivare esperienze significative”. Giulia Roncaglia, amministratore unico della Roncaglia Relationship Marketing, 34 MANAGEMENT Promotion NOVEMBRE DICEMBRE2019 Il tema dello spreco alimentare è sempre più sentito dagli operatori della grande distribuzione che in alcuni casi si fanno promotori d’iniziative concrete volte a sensibilizzare i consumatori su una spe- sa più sostenibile. Come Lidl Italia, che in 55 punti di vendita delle aree metro- politane di Milano, Torino e Bologna ha aderito all’app Myfoody, l’applicazione (scaricabile gratuitamente) che incentiva l’acquisto e il consumo di prodotti che sono vicini alla data di scadenza, scontati del 30%, invitando i potenziali clienti a recarsi nel punto di vendita dove sono disponibili e permettendo loro d’indivi- duarli facilmente in una vetrina virtuale. Nella sezione “Risparmia” dell’app si possono salvare tra i preferiti i punti di vendita della catena aderenti al progetto mentre in quella “Impara” si può accedere a contenuti come ricette di cucina, soluzioni e consigli per vivere in modo più sostenibile anche fuori dal supermercato. “Lidl e Myfoody hanno dato vita a una collaborazione virtuosa – ha commenta- to Alessia Bonifazi, responsabile comu- nicazione di Lidl Italia – dimostrando il rispetto per una risorsa preziosa per il futuro del nostro pianeta: il cibo. L’innovazione tecnologica dell’app ci permette di promuovere una spesa anti- spreco con l’obiettivo di salvare il cibo in scadenza nei nostri supermercati. Siamo sicuri che i consumatori coglieranno il va- lore di questo progetto che è espressione di un modello sostenibile, vantaggioso e facilmente accessibile”. Lidl Italia aderisce all’app Myfoody per ridurre lo spreco alimentare NASCE VIACOMCBS, NUOVO PLAYER GLOBALE NEL SETTORE DEL MEDIA-ENTERTAINMENT ViacomCbs ha annunciato d’aver completato la fusione tra Cbs Corporation e Viacom, dando vita a una nuova società che si pone come protagonista nella produzione di contenuti premium a livello mondiale, con una posizione di leadership in Stati Uniti, Europa, America Latina e Asia. ViacomCbs trasmetterà oltre 140.000 episodi di serie tv e 3.600 film, con capacità di produzione su scala globale e oltre 13 miliardi di dollari d’investimenti annuali in contenuti. “Assistiamo a un momento storico – ha dichiarato Bob Bakish, president e chief executive offi- cer di ViacomCbs – in cui due aziende iconiche si uniscono per formare uno dei più importanti produttori e fornitori di contenuti a livello mondiale disponibili sia per piattaforme proprietarie sia per i nostri partner, fornendo al contempo soluzioni innovative per inserzionisti e distributori di tutto il mondo”. IL DIAVOLO È NEI DETTAGLI L’attenzione al cliente deve avere a cura i particolari. Soprattutto quando il cliente è un paziente ospedalizzato, un degente. Il business della sanità spinge a migliorare i servizi in tutte le fasi dell’assistenza, sia pre, sia duran- te, sia post ricovero. E Humanitas è all’avanguardia: chi ha a che fare con questo ospedale si trova inserito in processi codificati, dove tutto è pensa- to per snellire le attese, attuare proce- dure di controllo, tranquillizzare. Peccato però che talvolta la macchina organizzativa, così ben oliata a monte, s’inceppi a valle, e piccoli dettagli ne offuschino un po’ l’allure. Può capita- re che si chiami il centralino per sape- re la data dell’operazione e scoprire, dopo una comprensibile lunga attesa, che esiste un numero preposto al quale, però, risponde una voce regi- strata che dice “se state chiamando per conoscere la data dell’operazione aspettate che vi contatti l’ospedale”. E dopo le dimissioni post operatorie può accadere di avere necessità di ricontattare l’ospedale; il foglio di accompagnamento è chiarissimo e riporta il numero da fare per qualsiasi emergenza. Peccato che il numero non sia corretto (il centralino spiega che è stato cambiato, ma la corre- zione non è stata riportata sul foglio: “grazie per avercelo fatto notare”). Piccole cose che non emergerebbero se non ci avessero preparato ad aspet- tarci la perfezione. Customer friction di Andrea Demodena36 Promotion NOVEMBRE DICEMBRE2019 Valore del servizio, qualità e consulenza sono gli asset fondamentali su cui sta puntando PressUp, solution provider spe- cializzato nella stampa online che il 21 novem- bre, nel corso dell’evento Candyland (organizzato a Milano da Pinkcommuni- cation), ha presentato alla stampa la nuova strategia aziendale. La società, fondata nel 2010, in 10 anni di presenza sul mercato ha digitalizza- to tutti i processi, arrivando a gestire quotidianamente 4.000 spedizioni, e sta sviluppando un nuovo modello di business tramite il progetto pilota Pres- sUp Now, che garantisce in alcune aree geografiche la consegna in giornata dei prodotti stampati. Alla base del progetto vi è la realizza- zione di una piattaforma messa a fattor comune con un network di partner selezionati, con i quali PressUp collabo- ra sul fronte produttivo per abbattere le barriere dei costi di spedizione. L’azien- da sta anche investendo nella parteci- pazione attiva a organizzazioni interna- zionali come Dscoop e Impriclub. “Il coinvolgimento nelle principali business community nel settore del printing – ha spiegato Vincenzo Cirimele, ceo e fondatore di PressUp – ci permette di contare sul potere d’acquisto di un gruppo di aziende che annovera glo- balmente più di 3.000 dipendenti e un fatturato di 800 milioni di euro. Ciò ci consente anche di ampliare e aggiornare il nostro catalogo, anticipando i trend e rispondendo alla domanda di must have del momento, come per esempio le borracce”. PressUp punta a un nuovo servizio per effettuare consegne in giornata DANONE E WAZE LANCIANO LA CAMPAGNA CPG DI ALPRO CAFFÈ 6,3 milioni di impression registrate, più di 1 milione di utenti raggiunti e quasi 10.000 navigazioni drive to store attiva- te sull’app per automobilisti Waze. Con tali risultati si è chiusa la campagna cpg (cost per grp - gross rating point) di trade marketing nata dalla collaborazione tra Danone e Waze per il lancio del prodotto Alpro Caffè, distribuito in 198 stazioni di servizio, di cui 178 Autogrill e 20 MyChef. Per la campagna, attiva da giugno ad agosto, sono stati utilizzati i formati pubblicitari di Waze con una modalità di visualizza- zione personalizzata, come per esempio i “Branded pin” geolocalizzati, che consentivano di consolidare la presenza sulla mappa e aumentare la location awareness, le “Promoted search” e “Takeover”, che appariva sullo screen quando l’automobilista distava 10 chilometri dalla stazione di servizio. TRAFFICO IN CORSIA Domenica, Milano, Esselunga di via Cena, tra le ore 12 e le ore 13. Conosco bene il punto di vendita, quindi sono consapevole che dall’in- gresso, superato il reparto ortofrutta, devo arrivare fino quasi alla corsia 11 (l’ultima) per il reparto vini, dove acquistare una bottiglia. Certo, visto l’orario accetto la grande affluenza e pure i carrelli lenti di clienti “senza meta”. Non capisco però perché nel traffico delle corsie debbano muover- si anche gli addetti alla vendita, spin- gendo carrelli e soprattutto transpallet colmi di scatoloni di ogni genere. Vanno dritti all’obiettivo (l’assorti- mento prodotto sugli scaffali) e se per caso capiti nella loro traiettoria ti devi spostare per non correre il rischio di essere urtato. Ma come? Tu quoque Esselunga? Anche l’ultimo baluardo dell’attenzione al cliente rischia di cadere sacrificato sull’al- tare dell’efficienza? Me ne devo forse fare una ragione, anche in altri punti di vendita vivo spesso la stessa esperienza “d’acquisto”. Allora cari retailer affermatelo e aggiornate il cliente: “da oggi il traffico di corsia è sostenuto, dare la precedenza ai mezzi di trasporto merce e tollerare l’eventuale cattiva educazione del nostro personale”. Comunque grazie Esselunga per la buona offerta di vini e le etichette in promozione! L’occhio indiscreto di Cesare Mercuri MANAGEMENTNext >